“Si comincia a intravedere un problema anche se ancora non lo vogliamo ammettere: quello salariale. La verità è che a un certo punto, in Italia, non potendo più svalutare la moneta come si è fatta per anni, si è cominciato a svalutare il lavoro. Per rimanere competitivi si è pensato che si poteva continuare a pagare meno le persone”. Lo ha detto il direttore Peter Gomez, presentando durante una diretta speciale la campagna No al lavoro sottopagato! lanciata da ilfattoquotidiano.it, e condivisa in anteprima con i suoi Sostenitori. Insieme a Chiara Brusini, responsabile del settore economia e alla giornalista Charlotte Matteini, Gomez ha commentato le storie e le testimonianze pubblicate nell’inchiesta a puntate (PUNTATA1/ PUNTATA2 / PUNTATA3) e inviate dai lettori. “Quello salariale è uno dei problemi principali del nostro Paese. Un problema strutturale che non si è mai affrontato. Eppure c’è un’altra strada. Ad esempio quella seguita dalla Germania, ossia produrre qualcosa che gli altri non fanno. Così potremmo permetterci di pagare di più le persone”

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