Rischia di essere il colpo fatale per il governo del premier Antonio Costa. Il Parlamento portoghese ha bocciato oggi la legge di bilancio proposta dal governo socialista. Una bocciatura che sa di crisi di governo visto che su un dossier di prima importanza a scaricare l’esecutivo sono stati i partiti di estrema sinistra che ne avevano permesso la formazione: il Partito Comunista e il Bloco de Esquerda.
E a rendere ancora più credibile l’ipotesi di elezioni sono le dichiarazioni pronunciate dal presidente della Repubblica, Marcelo Rebelo de Sousa, prima ancora che l’assemblea si esprimesse: il capo dello Stato, che non ha poteri esecutivi ma sovrintende alla gestione del Paese, aveva avvisato che avrebbe indetto elezioni anticipate se il Parlamento non avesse approvato il piano del governo, importante per segnare la strada che avrebbe dovuto portare il Paese al rilancio economico post-pandemia. Nonostante questa consapevolezza, la sinistra estrema ha comunque deciso di votare contro, trasformando la consultazione in una crisi di governo.
Il capo dello Stato potrebbe fare un annuncio ufficiale la prossima settimana, dopo le consultazioni con i partiti politici. A causa delle norme costituzionali, e tenendo conto delle vacanze natalizie, le elezioni anticipate si svolgeranno probabilmente a gennaio. “La mia coscienza è a posto – ha detto il primo ministro Antonio Costa ai parlamentari – Ho fatto tutto il possibile per far funzionare questa legge di bilancio”. Alla vigilia del voto, con le elezioni in programma per il 2023, il premier aveva detto che “l’ultima cosa di cui il Paese ha bisogno è una crisi politica in queste circostanze”.