“Rimango sempre un po’ sbalordita che ci sia qualcuno che ancora oggi mi augura la morte. Perché avendo io 91 anni, penso che abbiano poca pazienza…“. Col sorriso di una battuta la senatrice a vita Liliana Segre ha commentato le minacce ricevute, intervenendo in videocollegamento da casa sua a Milano con Reggio Emilia, città che le ha conferito stamattina la cittadinanza onoraria e il dottorato honoris causa dell’ateneo Unimore. “Qualunque cosa venga fatta o detta, c’è sempre qualcuno che ti augura il peggio, che ti critica – ha aggiunto Segre – assistiamo a questa specie di gioco al massacro, da cui pochissimi sono esclusi. Invece si salvano alcuni che magari meriterebbero di avere una piccola critica laddove si ergono muri o si rimandano al mittente persone che cercano solo asilo. E magari vengono mese alla berlina persone che cercano di fare del bene”.
FIRMA LA PETIZIONE DEL FATTO QUOTIDIANO
A tutti i Grandi elettori del Parlamento italiano, sosteniamo la candidatura al Quirinale della senatrice a vita Liliana Segre. Simbolo universale della Resistenza umana contro il male assoluto nazista e fascista e contro tutte le discriminazioni. Ella rappresenta la più alta testimonianza dei valori costituzionali di libertà e uguaglianza. Ci auguriamo che tutte le forze presenti in Parlamento condividano il nostro appello affinché la massime istituzioni non siano svilite da autocandidature prive di disciplina, onore e dignità.
Peter Gomez, Antonio Padellaro, Marco Travaglio e Furio Colombo