Sul filo della commozione e dei ricordi, Tiziano Ferro ieri sera ha festeggiato con una diretta Instagram i vent’anni del suo disco d’esordio “Rosso Relativo”, pubblicato il 26 ottobre 2001. Per l’occasione Carosello Records pubblicherà due cofanetti speciali, uno in formato vinile in uscita il 29 ottobre e l’altro in cd, in uscita il 5 novembre. “Rosso relativo” è stato un album d’esordio da record. Pubblicato in 42 nazioni, ha venduto oltre 2,5 milioni di copie, restando in top10 per oltre 7 mesi e ottenendo 7 dischi di platino tra Italia, Messico, Spagna e Svizzera e 3 dischi d’oro tra Belgio, Francia e Turchia.
Prima di raccontare diversi aneddoti legati al disco, Tiziano Ferro ha spiegato di essere ancora convalescente dopo il Covid: “È stato orrendo, non sono finito in ospedale. Ho avuto i sintomi per più di un mese. Sto meglio ma ancora non ho il senso dell’olfatto e poco quello del gusto”. Poi il cantautore ha spiegato perché ha evitato di spostare ulteriormente il tour nel 2022: “Non si poteva dal punto di vista organizzativo ma ho anche voluto che la gente riavesse indietro i soldi, in pochi li hanno richiesti e infatti i biglietti saranno validi per il tour nel 2023”. Il cantautore ha confermato che sta già lavorando al nuovo album che dovrebbe uscire nella seconda parte del prossimo anno per poi essere suonato nel tour del 2023, assieme ai grandi successi in scaletta.
Tiziano Ferro agli inizi della sua carriera ha faticato moltissimo per trovare una casa discografica che capisse il suo progetto musicale: “Con Mara Maionchi e Alberto Salerno abbiamo girato e provato a cercare una casa discografica ma nessuno mi voleva. Vent’anni fa le case discografiche non mi firmavano perché ero troppo alternativo per loro. Così arriva il contratto per ‘Xdono’: se il singolo ha successo, posso fare l’album. Così è accaduto con Michele Canova lavoravo già nel 2000 e avevamo iniziato a scrivere le prime canzoni”. “Imbranato” è la “prima canzone lenta ed è uscita dopo ‘Xdono’ e ‘L’olimpiade’. È stato il mio terzo singolo ma la prima volta in una versione lenta. ‘Imbranato’ ha cambiato la percezione che io avevo di me e che gli altri avevano di me”.
Un filo di commozione arriva al brano “Mai Nata”, legato ai disturbi alimentari. “Ne ho parlato spesso ma non sono mai entrato nei dettagli perché bisogna affrontarlo con la giusta delicatezza. – ha spiegato – Ci sono state molte polemiche su articoli scritti sui disturbi alimentari ma è un tema che va trattato con distacco ed è complicatissimo parlarne. Una mia amica mi ha mandato una foto che se non sbaglio contenuta nel disco, ci sono rimasto di merda ed era il mio periodo peggiore di anoressia. Ero uno scheletro eppure non solo io pensavo di essere disgustoso ma nessuno intorno a me diceva nulla perché nessuno pensava fosse un problema essere magro o troppo magro. Le cose per fortuna stanno cambiando ma stiamo attenti a parlarne”. Poi altri aneddoti, ad esempio, su ‘Il confine’ ha detto: “È una delle prime canzoni che ho scritto di questo disco, il titolo originale era ‘Fortunato’ ma poi non aveva senso. L’ho prodotto con Marco Falagiani. Anche lì le case discografiche mi diedero un sonoro due di picche. Il due di picche ha troneggiato nella mia vita dal 1998 fino al 2001. Ed è stato utile comunque fare i concorsi, senza le telecamere. Le sconfitte le trasformi in soluzioni”. Il tempo poi di spegnere una candelina e di commuoversi, Tiziano ha dato appuntamento a “molto presto”.