Il monitoraggio evidenza un "netto aumento" dei casi settimanali, da 17.870 a 25.585 pari al +43,2%, e l'incremento del tasso di positività dei tamponi molecolari nonché dei ricoveri (+181, +7,5%) "indicano una maggiore circolare del virus". Cartabellota: "Accelerare la somministrazione della terza dose e convincere oltre 2,7 milioni di over 50 non ancora vaccinati. Obiettivo 90% di coperti si allontana"
La curva dei contagi si inverte e aumentano anche i ricoveri. Mentre l’effetto Green pass invece di incidere sulle nuove vaccinazioni (193.205 prime dosi e monodose, -52,9% rispetto alla settimana precedente) si riflette sull’andamento del testing: così si allontana l’obiettivo del 90% di copertura vaccinale degli over 12. Il monitoraggio della Fondazione Gimbe, riferito alla settimana 20-26 ottobre, fotografa quello che i bollettini quotidiani avevano lasciato intuire: l’aumento dei nuovi positivi è almeno in parte indipendente dall’esplosione di tamponi dopo l’introduzione dell’obbligo della certificazione verde per accedere ai luoghi di lavoro. Il report evidenza un “netto aumento” dei casi settimanali, da 17.870 a 25.585 pari al +43,2%, e l’incremento del tasso di positività dei tamponi molecolari nonché dei ricoveri (+181, +7,5%) “indicano una maggiore circolare del virus”. Contestualmente si è registrata un leggero miglioramento delle terapie intensive (-14 posti letto occupati, -3,9%) e un minor numero di decessi (249, -8,1%).
“A livello nazionale – dichiara il presidente Nino Cartabellotta – dopo 7 settimane si registra un’inversione di tendenza dei nuovi casi settimanali, con una media mobile a 7 giorni che passa da 2.553 del 19 ottobre a 3.655 il 26 ottobre”. La crescita dei casi, nota Gimbe, “potrebbe essere in parte influenzata dall’aumento del 21,1% dei tamponi totali rispetto alla settimana precedente (2.604.550 vs 2.151.081), sicuramente consegue ad un aumento della circolazione virale per due ragioni”. Ovvero: “Per l’inversione di tendenza sui ricoveri in area medica, in secondo luogo perché a fronte di un rapporto positivi-tamponi antigenici in lieve calo, per l’enorme aumento del denominatore, si registra un incremento del rapporto positivi-tamponi molecolari (dal 2,4% del 19 ottobre al 3,5% del 26 ottobre)”.
La ripresa della circolazione è sostanzialmente omogenea su tutto il territorio nazionale: tutte le Regioni, tranne Sardegna e Valle D’Aosta, registrano un incremento percentuale dei nuovi casi e in 15 Regioni crescono i casi attualmente positivi. “Sono 33 le Province con un’incidenza maggiore di 50 casi per 100mila abitanti: tra queste la Provincia di Trieste registra oltre 150 casi per 100mila abitanti”, sottolinea Gimbe. Il quadro sul fronte ospedaliero resta comunque lontano da scenari critici: “Si registra un incremento del 7,5% dei posti letto occupati dai pazienti Covid-19 in area medica e una riduzione del 3,9% di quelli in terapia intensiva”, spiega Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione. A livello nazionale, quindi, il tasso di occupazione rimane molto basso (5% in area medica e 4% in area critica) e nessuna Regione supera le soglie del 15% per l’area medica e del 10% per l’area critica.
Per quanto riguarda l’effetto Green pass, Gimbe nota come “la media mobile a 7 giorni del numero dei tamponi antigenici rapidi, dopo l’impennata da 173.235 del 13 ottobre a 371.960 il 21 ottobre (+114,7%), si è stabilizzata”. Nell’ultima settimana sono stati effettuati 2.604.550 tamponi antigenici rapidi, mentre “la media mobile a 7 giorni dei nuovi vaccinati si è ridotta da 58.620 del 19 ottobre a 27.601 del 26 ottobre; nell’ultima settimana sono solo 193.205 i nuovi vaccinati (-52,9% rispetto alla settimana precedente)” e “con quasi 7,5 milioni senza nessuna dose di vaccino si allontana l’obiettivo di raggiungere il 90% di copertura vaccinale” negli over 12. “Con l’inverno alle porte – conclude Cartabellotta – il repentino aumento dei nuovi casi e dei ricoveri e il progressivo calo dell’efficacia dei vaccini sull’infezione impongono sia di accelerare la somministrazione della terza dose a tutte le categorie individuate dalla Circolare Ministeriale, sia di convincere oltre 2,7 milioni di over 50 non ancora vaccinati, ad elevato rischio di ospedalizzazione e decesso”.