Unicredit ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con 1,1 miliardi di euro di utili, in lieve progresso rispetto ai tre mesi precedenti. I ricavi sono saliti a 4,4 miliardi di euro con un incremento dello 0,8%, soprattutto grazie alla crescita del margine di interesse (la differenza tra quanto la banca paga ai depositanti e quanto si fa pagare dai soggetti a qui presta denaro). In calo gli incassi da commissioni (- 1,4% sul sul secondo trimestre) e i proventi da trading (-16,7%). A livello geografico scendono i ricavi realizzati in Italia (- 3,1%) mentre salgono in Germania (+ 2,4%), Europa centrale (+ 3,2%), aree in cui il gruppo è fortemente presente dopo l’acquisizione del colosso bancario tedesco HypoVerinsbank del 2005. Migliora la qualità del credito con i prestiti deteriorati in discesa del 4% a 20 miliardi. I risultati sono stati accolti positivamente ma senza entusiasmi in borsa dove il titolo Unicredit sale di circa l’1%.
“Abbiamo fatto passi in avanti fenomenali, ma siamo soltanto all’inizio del nostro percorso. E siamo anche all’inizio del lavoro che io e il Gec (group executive committee) dobbiamo svolgere, per realizzare la trasformazione che ci avete chiesto” ha affermato l’amministratore delegato Andrea Orcel che guida la banca dallo scorso aprile dopo aver raccolto il testimone dal francese Jean Pierre Mustier. “UniCredit non è la stessa banca di sei mesi fa. Una nuova energia, un nuovo slancio, una nuova motivazione sono palpabili dall’esterno, e spero lo siano anche internamente”, ha aggiunto.
La questione Mps, chiusura totale, o quasi – La presentazione di oggi era particolarmente attesa anche per sondare la possibilità di eventuali sviluppi nella partita Mps. Lo scorso fine settimana Unicredit e ministero del Tesoro hanno infatti comunicato di aver sospeso le trattative per il passaggio della banca. Il punto di rottura sono i soldi che il il Mef (titolare del 64% di Mps) dovrebbe dare in dote all’acquirente. Circa cinque miliardi secondo il governo, almeno 8 secondo Unicredit. “Le discussioni sono state lunghe e dettagliate, ma nonostante gli sforzi di entrambe le parti e non è stato possibile raggiungere un accordo che soddisfacesse tutti i parametri stabiliti nel memorandum d’intesa” e per questo “i negoziati sono stati conclusi”, ricorda. Abbiamo annunciato che, dopo un periodo dei due diligence e di negoziazione con il ministro dell’economia italiano, Mps non farà parte della nostra strategia futura. La finestra che si era aperta ora per noi è chiusa. Come italiano e come gruppo che ha significative operazioni in Italia, spero che l’esito sia il più positivo possibile” ha affermato Andrea Orcel. “L’M&A (fusioni e acquisizioni, ndr) non è un fine lo faremo solo a condizioni giuste”, ha proseguito il manager spiegando che qualsiasi operazione in Italia sarebbe per “rafforzare la nostra rete” spiegando che “al momento” il gruppo non guarda all’acquisto di “fabbriche prodotto”.
La chiusura sul dossier Monte dei Paschi di Siena, “ci preoccupa perché, al momento, non ci sono alternative per rilevare il gruppo Mps, l’unica sarebbe il fondo Apollo, che è un fondo speculativo e che non avrebbe un atteggiamento morbido per quanto riguarda i dipendenti” ha detto questa mattina il segretario generale della Fabi (la federazione dei bancari), Lando Maria Sileoni. “L’Unione europea concederà la proroga allo Stato italiano, per restare ancora nell’azionariato di Montepaschi, se a chiederla sarà il premier Mario Draghi. In ogni caso, per restare di proprietà del Tesoro servono soldi, almeno 3 miliardi di euro entro l’anno”, ha aggiunto Sileoni.
I prossimi mesi – Siamo ottimisti per il futuro” e “stiamo vedendo un buon inizio del quarto trimestre“, ha detto l’amministratore delegato. Siamo “consapevoli dei venti contrari che colpiscono il nostro settore” tra “tassi bassi, liquidità in eccesso e la continua gestione e monitoraggio del Covid”, aggiunge. Ma “UniCredit ha una solida posizione patrimoniale e una delle priorità è restituire agli azionisti livelli di capitale interessanti, mantenendo al contempo riserve adeguate in linea con le aspettative di vigilanza. Ne parlerò ulteriormente al prossimo Strategy Day”. Lo dice nella call con gli analisti il ceo Andrea Orcel (ANSA).
Economia & Lobby
Unicredit presenta i conti del trimestre. L’a.d. Orcel: “Passi avanti fenomenali”. Chiusura (quasi) totale su Mps
"Mps non farà parte della nostra strategia futura. La finestra che si era aperta ora per noi è chiusa", ha spiegato Andrea Orcel presentando i dati del gruppo relativi al terzo trimestre e aggiungendo di sperare "come italiano" un epilogo positivo per la banca senese. Per Unicredit ricavi in aumento ovunque tranne che in Italia. Tra le priorità della banca la politica dei dividendi ai soci
Unicredit ha chiuso il terzo trimestre dell’anno con 1,1 miliardi di euro di utili, in lieve progresso rispetto ai tre mesi precedenti. I ricavi sono saliti a 4,4 miliardi di euro con un incremento dello 0,8%, soprattutto grazie alla crescita del margine di interesse (la differenza tra quanto la banca paga ai depositanti e quanto si fa pagare dai soggetti a qui presta denaro). In calo gli incassi da commissioni (- 1,4% sul sul secondo trimestre) e i proventi da trading (-16,7%). A livello geografico scendono i ricavi realizzati in Italia (- 3,1%) mentre salgono in Germania (+ 2,4%), Europa centrale (+ 3,2%), aree in cui il gruppo è fortemente presente dopo l’acquisizione del colosso bancario tedesco HypoVerinsbank del 2005. Migliora la qualità del credito con i prestiti deteriorati in discesa del 4% a 20 miliardi. I risultati sono stati accolti positivamente ma senza entusiasmi in borsa dove il titolo Unicredit sale di circa l’1%.
“Abbiamo fatto passi in avanti fenomenali, ma siamo soltanto all’inizio del nostro percorso. E siamo anche all’inizio del lavoro che io e il Gec (group executive committee) dobbiamo svolgere, per realizzare la trasformazione che ci avete chiesto” ha affermato l’amministratore delegato Andrea Orcel che guida la banca dallo scorso aprile dopo aver raccolto il testimone dal francese Jean Pierre Mustier. “UniCredit non è la stessa banca di sei mesi fa. Una nuova energia, un nuovo slancio, una nuova motivazione sono palpabili dall’esterno, e spero lo siano anche internamente”, ha aggiunto.
La questione Mps, chiusura totale, o quasi – La presentazione di oggi era particolarmente attesa anche per sondare la possibilità di eventuali sviluppi nella partita Mps. Lo scorso fine settimana Unicredit e ministero del Tesoro hanno infatti comunicato di aver sospeso le trattative per il passaggio della banca. Il punto di rottura sono i soldi che il il Mef (titolare del 64% di Mps) dovrebbe dare in dote all’acquirente. Circa cinque miliardi secondo il governo, almeno 8 secondo Unicredit. “Le discussioni sono state lunghe e dettagliate, ma nonostante gli sforzi di entrambe le parti e non è stato possibile raggiungere un accordo che soddisfacesse tutti i parametri stabiliti nel memorandum d’intesa” e per questo “i negoziati sono stati conclusi”, ricorda. Abbiamo annunciato che, dopo un periodo dei due diligence e di negoziazione con il ministro dell’economia italiano, Mps non farà parte della nostra strategia futura. La finestra che si era aperta ora per noi è chiusa. Come italiano e come gruppo che ha significative operazioni in Italia, spero che l’esito sia il più positivo possibile” ha affermato Andrea Orcel. “L’M&A (fusioni e acquisizioni, ndr) non è un fine lo faremo solo a condizioni giuste”, ha proseguito il manager spiegando che qualsiasi operazione in Italia sarebbe per “rafforzare la nostra rete” spiegando che “al momento” il gruppo non guarda all’acquisto di “fabbriche prodotto”.
La chiusura sul dossier Monte dei Paschi di Siena, “ci preoccupa perché, al momento, non ci sono alternative per rilevare il gruppo Mps, l’unica sarebbe il fondo Apollo, che è un fondo speculativo e che non avrebbe un atteggiamento morbido per quanto riguarda i dipendenti” ha detto questa mattina il segretario generale della Fabi (la federazione dei bancari), Lando Maria Sileoni. “L’Unione europea concederà la proroga allo Stato italiano, per restare ancora nell’azionariato di Montepaschi, se a chiederla sarà il premier Mario Draghi. In ogni caso, per restare di proprietà del Tesoro servono soldi, almeno 3 miliardi di euro entro l’anno”, ha aggiunto Sileoni.
I prossimi mesi – Siamo ottimisti per il futuro” e “stiamo vedendo un buon inizio del quarto trimestre“, ha detto l’amministratore delegato. Siamo “consapevoli dei venti contrari che colpiscono il nostro settore” tra “tassi bassi, liquidità in eccesso e la continua gestione e monitoraggio del Covid”, aggiunge. Ma “UniCredit ha una solida posizione patrimoniale e una delle priorità è restituire agli azionisti livelli di capitale interessanti, mantenendo al contempo riserve adeguate in linea con le aspettative di vigilanza. Ne parlerò ulteriormente al prossimo Strategy Day”. Lo dice nella call con gli analisti il ceo Andrea Orcel (ANSA).
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Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno detto al New York Times che il bombardamento su larga scala contro decine di obiettivi nello Yemen controllato dagli Houthi - l'azione militare più significativa del secondo mandato di Donald Trump - ha anche lo scopo di inviare un segnale di avvertimento all'Iran. Il presidente americano - scrive il quotidiano Usa- vuole mediare un accordo con Teheran per impedirgli di acquisire un'arma nucleare, ma ha lasciato aperta la possibilità di un'azione militare se gli iraniani respingono i negoziati.