La crescita dei casi e dei ricoveri già percepita dai dati giornalieri viene ora confermata da dati Iss-ministero della Salute all’esame della cabina di regina sul periodo dal 6 ottobre a 19 ottobre. Continua ad aumentare anche l’incidenza settimanale dei casi di Covid: arriva a 46 casi ogni 100mila abitanti
L’indice Rt, il tasso di trasmissibilità, sale fino a 0,96, appena al di sotto della soglia epidemica e in deciso aumento rispetto alla settimana precedente quando raggiungeva il valore di 0,86. Ma la prossima settimana supererà la soglia di 1: significa che il contagio è in aumento. La crescita dei casi e dei ricoveri già percepita dai dati giornalieri viene ora confermata dal monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute all’esame della cabina di regina sul periodo dal 6 ottobre a 19 ottobre. “Questo andamento va monitorato con estrema attenzione e, se confermato, potrebbe preludere ad una recrudescenza epidemica“, si legge nelle conclusioni del documento. Quali sono gli strumenti per contrastarla? “Una più elevata copertura vaccinale, il completamento dei cicli di vaccinazione ed il mantenimento di una elevata risposta immunitaria attraverso la dose di richiamo nelle categorie indicate dalle disposizioni ministeriali”. Così, si legge nel monitoraggio, si possono “prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti“.
Oltre all’Rt, infatti, continua ad aumentare anche l’incidenza settimanale dei casi di Covid: arriva a 46 contagi per 100mila abitanti (22/10/2021 -28/10/2021) rispetto ai 34 della scorsa settimana. Siamo “appena al di sotto della soglia di 50 casi settimanali per 100mila abitanti”, sottolinea l’Iss. Inoltre, salgono da 4 a 18 le Regioni e le province autonome classificate a rischio moderato per la progressione dei contagi. Le restanti 3 Regioni risultano classificate a rischio basso e sono Basilicata, Sardegna e Valle d’Aosta. Sono 13 invece quelle che riportano un’allerta di resilienza.
Salgono anche i ricoveri ordinari mentre restano stabili le terapie intensive Il tasso di occupazione in terapia intensiva è fermo al 3,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 28/10). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 4,5% dal 4,2% della scorsa settimana. “I tassi di occupazione di posti letto in area medica e terapia intensiva associati alla malattia Covid non sono più in diminuzione“, si legge nelle conclusioni del monitoraggio.
“Si ritiene che le stime di Rt siano poco sensibili al recente aumento del numero di tamponi effettuati, poiché tali stime sono basate sui soli casi sintomatici e/o ospedalizzati”, si legge nel monitoraggio. Che evidenzia inoltre un forte aumento del numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (6.264 vs 4.759 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è stabile (33% vs 33% la scorsa settimana). È stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (47% vs 47%). Aumenta lievemente la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (20% vs 19%). “È opportuno continuare a garantire un capillare tracciamento, anche attraverso la collaborazione attiva dei cittadini per realizzare il contenimento dei casi”, così come “mantenere elevata l’attenzione ed applicare e rispettare misure e comportamenti raccomandati per limitare l’ulteriore aumento della circolazione virale”, conclude il monitoraggio.