Una coppia di anziani ha perso la vita nel corso di un’esplosione avvenuta intorno alle 7.40 nella mattina del 29 ottobre. Le vittime sono Maria Rosa Fiore, 84 anni, e il marito Dario Lisdero, che poche ore prima aveva festeggiato il suo 74esimo compleanno. Il tutto è successo a Pinerolo (Torino), in una palazzina di piazza Sabin. Le cause sono ancora da accertare. Il cadavere carbonizzato dell’anziana – originaria di Rovello (Cuneo) – è stato trovato sotto le macerie del suo appartamento, al terzo piano dello stabile. Trasportato all’ospedale Cto, con ustioni di primo grado sull’80% del corpo. Sempre al Cto è morto il marito, anche lui con ustioni di primo e secondo grado sull’80% del corpo. I vigili del fuoco, al termine delle ricerche, escludono la presenza di dispersi tra le macerie, mentre inizialmente si era parlato di altre due persone rimaste intrappolate nell’edificio. Quattro i feriti in tutto: l’esplosione della palazzina, che conta 12 alloggi, è avvenuta al quarto piano. L’incendio lo ha distrutto completamente e l’onda d’urto ha danneggiato le strutture sottostanti. Dodici le famiglie e 25 le persone evacuate perché l’edificio è stato dichiarato inagibile.
All’ultimo piano si è verificato prima un incendio e poi uno scoppio. Infine il crollo. Feriti anche altri due condomini, riferisce il 118, che si trovano all’ospedale di Pinerolo con lesioni meno gravi, mentre un’altra persona si è presentata da sola al pronto soccorso cittadino. Illese, ma ancora spaventate, altre 16 persone: “Mi ero svegliato da poco, stavo bevendo il caffè quando c’è stata l’esplosione. Ci sono macerie dappertutto, è stato tremendo“, ha raccontato una residente di piazza Sabin.
Alcuni residenti riferiscono anche di “un forte odore di gas“. Nell’appartamento della vittima – secondo i testimoni – negli giorni scorsi erano stati effettuati alcuni lavori per montare una nuova cucina. I soccorsi stanno fornendo anche assistenza psicologica. Le operazioni sono coordinate dal direttore del Dipartimento 118 Regione Piemonte, Mario Raviolo.