Cronaca

Biden, un’ora dal Papa in Vaticano. Poi va da Draghi a Palazzo Chigi: “Insieme dimostriamo che le democrazie funzionano”

É il colloquio più lungo del Pontefice con un presidente Usa, e si svolge in vista del G20 che partirà nelle prossime ore. Dopo aver incontrato anche Mattarella Biden ha intrapreso un colloquio con il presidente del Consiglio per passare in rassegna "le principali crisi internazionali, in particolare l’Afghanistan, sulla scia degli esiti della Riunione straordinaria dei Leader G20 del 12 ottobre, e la situazione di instabilità nel Mediterraneo e in Libia". Quindi, è stato ricevuto dal presidente francese Macron all' Ambasciata di Francia presso la Santa Sede

Il colloquio più lungo avuto da Bergoglio con un presidente Usa: un’ora e quarto. Tanto è durato l’incontro fra Papa Francesco e Joe Biden – prima tappa in vista del G20 – che si è svolto nelle scorse ore in Vaticano. Con Donald Trump fu di 30 minuti nel 2017 e con Barack Obama di 50 minuti nel 2014. “Lei è il più grande combattente per la pace che abbia mai conosciuto”: così il Presidente degli Stati Uniti si è rivolto al Pontefice, secondo quanto riportato dalla Cnn. I due si sono parlati nella Biblioteca apostolica intorbo alle 12.10 del 29 ottobre e la fine della conversazione privata è stata alle 13.25. In seguito saluti e scambio di doni fino alle 13.40. Papa Francesco ha donato al leader ‘Il Pellegrino’, un dipinto su ceramica, i volumi dei documenti pontifici, il messaggio per la Pace di quest’anno firmato dal Santo Padre e il Documento sulla Fratellanza Umana e il volume sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020, edito da Lev.

Il presidente ha invece donato al pontefice una moneta con il sigillo degli Usa su un lato e dall’altro quello del Delaware, lo stato di cui Beau Biden, il primogenito morto di cancro a 49 anni, era stato governatore. La morte di Beau Biden è un tema ricorrente negli incontri tra il presidente Usa e il Papa. A settembre del 2015, infatti, solo tre mesi dopo la scomparsa di Beau, Francesco fece un tour negli Stati Uniti nel quale fu accompagnato dall’allora vicepresidente. L’ultimo giorno, prima di salire sull’aereo a Filadelfia, il pontefice volle intrattenersi in preghiera con tutta la famiglia Biden. Regalato anche un abito talare tessuto a mano del 1930 dal famoso sarto papale Gamarelli e utilizzato dall’ordine dei gesuiti negli Stati Uniti. È la quarta volta che i due si incontrano.

“É bello tornare qui”: le prime parole del presidente degli Stati Uniti pronunciate entrando in Vaticano, nel Cortile di San Damaso. Fra i due c’è sempre stata grande sintonia, anche sui temi chiave del papato: “con l’enciclica Laudato Sì il Papa chiede un dialogo internazionale sulla questione più urgente dei nostri tempi” diceva Biden nel 2015 dell’enciclica ambientalista di Francesco. “Lo amo” disse poi nel 2016 quando Papa Francesco criticò le proposte dell’allora candidato presidenziale Donald Trump sull’immigrazione.

Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden è accompagnato, nella visita in Vaticano per l’incontro con Papa Francesco, oltre che dalla first lady, da un’ampia delegazione: Antony Blinken, Segretario di Stato, Jake Sullivan, assistente del presidente e consigliere per la sicurezza nazionale, Patrick Connell, incaricato d’affari, Jennifer O’Malley Dillon, assistente del presidente e vice capo di gabinetto, Michael Donilon, assistente del presidente e consigliere senior, AnnMarie Tomasini, assistente del Presidente, Anthony Bernal, assistente del presidente e consigliere della First Lady, Amanda Sloat, assistente speciale del presidente e direttore senior per l’Europa, Kevin O’Connor, medico del presidente e Asel Roberts, capo ad interim del protocollo degli Stati Uniti. In tutto 85 veicoli hanno accompagnato il presidente Usa nella visita.

In seguito Biden si è diretto al Quirinale per incontrare il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, quindi a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio Mario Draghi. I leader, accompagnati dalle mogli, hanno ascoltato gli inni nazionali.

Nel colloquio tra Draghi e Biden “sono state discusse le relazioni bilaterali, con particolare riferimento alle opportunità offerte dai rispetti piani di ripresa economica“. Lo comunica Palazzo Chigi al termine dell’incontro. “I due leader hanno riaffermato la solidità del legame transatlantico, e l’utilità dello sviluppo della difesa europea anche per la sicurezza transatlantica, in un rapporto di complementarietà”. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi. Sono state inoltre passate in rassegna, prosegue la nota, “le principali crisi internazionali, in particolare l’Afghanistan, sulla scia degli esiti della Riunione straordinaria dei Leader G20 del 12 ottobre, e la situazione di instabilità nel Mediterraneo e in Libia”. Biden “ha ringraziato ed espresso gratitudine” a Mattarella e Draghi per l’impegno dell’Italia nel sostenere il popolo afghano e nell’accogliere temporaneamente oltre 4mila rifugiati afghani in attesa di essere dislocati negli Stati Uniti. Lo riporta la Casa Bianca. Il presidente degli Stati Uniti ha inoltre espresso la sua solidarietà al presidente del Consiglio: “Stai facendo un lavoro straordinario. Abbiamo bisogno di dimostrare che le democrazie possono funzionare e che possiamo produrre un nuovo modello economico. Tu lo stai facendo”.

In seguito, Biden è stato ricevuto dal presidente francese Emmanuel Macron a Villa Bonaparte a Roma, sede dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede, per il primo incontro tra i due leader dopo la crisi dei sottomarini. È stato il primo dopo la crisi dei sottomarini tra i due Paesi innescata dal Patto Aukus (Usa, Regno Unito e Australia). “Siamo stati maldestri”, ha detto Biden, cercando di chiudere l’incidente. É un “incontro importante per chiarire sulla sovranità europea, sulla difesa europea”, ha commentato invece Macron. Con Biden, ha detto, “continueremo a lavorare insieme sulle principali questioni internazionali, i cambiamenti climatici, il settore digitale, la salute, che sono nell’agenda del G20, e aumenteremo il dialogo sul controllo degli armamenti, che rimane una questione chiave”. “Per me questo è l’inizio di un processo di fiducia, che stiamo costruendo insieme”, ha spiegato. I due paesi “hanno chiarito quello che dovevano chiarire”- ha detto ancora Macron – “ora dobbiamo guardare al futuro“. I due, si legge in un comunicato congiunto, “plaudono ai piani per lanciare una partnership bilaterale per l’energia pulita”.