La maledizione dei Channon colpisce ancora. La chiamano così i tabloid britannici. Una cospicua scia di morti piuttosto giovani che riguarda un ramo degli eredi della famiglia Guinness, sì proprio quelli della celebre birra scura. La “maledizione” è salita di nuovo agli onori della cronaca perché sabato scorso a Londra, è morto il 51enne Henry Channon. Henry fu figlio del milionario Paul Channon, poi Lord Kelvedon, che da deputato prestò servizio nei governi conservatori Heath e Thatcher tra gli anni settanta e ottanta, e nipote di quel Sir Henry Chips Channon che diventò intimo perfino con qualche gerarca nazista e di Lady Honor Guinness, erede diretta del fondatore del marchio di birra.
Henry ha combattuto con un brutto male per mesi, ma la sua dipartita è solo l’ultima tragedia per la sua famiglia. Nel 1986 sua sorella maggiore, Olivia Channon, morì a soli 22 anni per overdose all’università di Oxford. La ragazza morì durante una festa organizzata da un amico nella sua stanza del college. Dei tre figli di Paul Channon è quindi rimasta viva la 55enne Georgia. I rami familiari degli eredi del fondatore della Guinness – Arthur nel 1759 – sono diversi, ma le quinte e seste generazioni Guinness non sembrano aver avuto molta fortuna e la possibilità di godersi un patrimonio stimato in quasi 910 milioni di sterline.
Come segnalano i tabloid, l’erede Tara Browne morì nel 1966 schiantandosi con la sua auto contro un furgone dopo aver “stracciato” un rosso. Lady Henrietta Guinness è morta suicida addirittura sotto un ponte in Umbria nel 1978. Mentre nel 2004 Robert Hesketh, marito di Catherine, figlia dell’erede della Guinness Lord Moyne, è morto nel sonno dopo aver assunto droghe ad una festa in campagna. Non ultima, la scorsa estate, un’altra erede, tal Honor Uloth è morta a 19 anni in uno strano incidente in piscina.