L'inchiesta milanese è condotta dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e dal pm Cristiana Roveda. Gli inquirenti hanno inviato una richiesta all'autorità giudiziaria spagnola per chiedere di interrogare Hugo Carvajal, ex capo degli 007, che ha raccontato questa e altre storie
C’è il primo indagato nell’inchiesta della procura di Milano sulla storia dei presunti finanziamenti venezuelani al Movimento 5 Stelle. Come scrive La Repubblica si tratterebbe del console Gian Carlo Di Martino. Gli inquirenti milanesi indagano sull’ipotesi di finanziamento illecito e riciclaggio: 3,5 milioni di euro che sarebbero stati consegnati a Milano a Gianroberto Casaleggio, in una valigetta diplomatica tramite Di Martino e su ordine dell’ex ministro Tareck el Aissami e dell’allora cancelliere Nicolàs Maduro.
A raccontare questo passaggio di denaro – negato da Casaleggio che ha annunciato querela – l’ex capo degli 007 di Chavez. Hugo Carvajal è ricercato dagli Stati Uniti con l’accusa di narcotraffico e appartenenza al crimine organizzato, che per evitare l’estradizione negli States, dopo che tre giudici del tribunale spagnolo dell’Audiencia Nacional hanno dato il loro nulla osta, ha dichiarato che fornirà informazioni sui finanziamenti illeciti del regime venezuelano di Hugo Chavez, prima, e di Nicolas Maduro, poi, nei confronti di diverse formazioni politiche internazionali.
Carvajal venne arrestato in Spagna nell’aprile del 2019 proprio su un mandato di cattura del 2011 emesso da Washington. Dopo che gli Usa ne chiesero l’estradizione al governo di Madrid e dopo che questa venne approvata da un tribunale spagnolo, Carvajal fece perdere le sue tracce. A marzo dello scorso anno, il dipartimento di Stato offrì una ricompensa di 10 milioni di dollari per ottenere informazioni sul suo conto. Il 9 settembre di quest’anno, Carvajal è infine stato arrestato dalla polizia spagnola mente si nascondeva in un appartamento di Madrid. Nella capitale spagnola ha fatto richiesta di asilo politico, ma l’estradizione negli Usa è stata comunque approvata a marzo del 2020.
L’inchiesta milanese è condotta dal procuratore aggiunto Maurizio Romanelli e dal pm Cristiana Roveda. Gli inquirenti hanno inviato una richiesta all’autorità giudiziaria spagnola per chiedere di interrogare Carvajal. Il primo obbiettivo è verificare l’autenticità del documento pubblicato dal quotidiano spagnolo Ab e acquisito dalla procura in cui si fa riferimento al presunto passaggio di denaro da Di Martino direttamente a Gianroberto Casaleggio: documento che Carvajal avrebbe ricevuto in quanto capo dei servizi segreti militari nel luglio 2010. Il secondo è pesare il fondamento di questa storia, sempre negata dal figlio Davide Casaleggio che ha già querelato un anno dopo la pubblicazione.