“Il Cda lavora in armonia fuori da logiche di maggioranza e opposizione. E con la presidente Soldi c’è un’intesa perfetta sul futuro di Rai e su come deve fare servizio pubblico”, parola di Carlo Fuortes. L’amministratore delegato della Rai mostra soddisfazione per il varo del piano industriale che porterà a dieci direzioni di genere con il ridimensionato delle singole reti. Un piano che richiama quello dell’ex ad Fabrizio Salini: “Quello votato è solo una parte del piano, ovvero la trasformazione dell’organizzazione per generi. È l’unico modo in cui può evolvere un broadcaster internazionale per diventare media company innovativa e digitale. Succede in tutta Europa, non è che si doveva inventare altro. Nei prossimi mesi c’è da ridefinire il ruolo strategico del servizio pubblico con il contratto di servizio in scadenza. Dovremo costruire il restante pezzo di piano in base a ciò che concorderemo con il governo”, ha spiegato al quotidiano La Repubblica.
Le nomine dei nuovi direttori agitano il mondo politico che ruota intorno al servizio pubblico: “La politica non sta bussando alla mia porta e non vedo problemi. I direttori saranno scelti in base alle competenze e porterò la proposta in Cda. Il nuovo modello potrà servire ad allontanare i partiti che qualche volta, in passato, hanno mostrato una certa invadenza”, spiega il dirigente che rassicura inoltre i fan della soap di successo di Rai3 “Un posto al sole” pur non escludendo l’arrivo di un nuovo talk “La striscia informativa è un progetto al quale tengo molto. È in fase di studio sia la fascia oraria, sia la rete. Non ho intenzione di ridimensionare o danneggiare Un posto al sole né il centro di Napoli, che va valorizzato.”
Da giorni tiene banco il caso Mietta, la cantante è in gara a Ballando con le Stelle e dopo una domanda della giurata Selvaggia Lucarelli, a distanza di qualche ora, ha ammesso di non essere vaccinata. “Non una bella pagina per il servizio pubblico? Non sono d’accordo. La Rai, come tutte le aziende, è tenuta a rispettare le leggi dello Stato. Chi partecipa ai programmi deve esibire il Green Pass. Ed è stato fatto. Non esiste obbligo vaccinale e noi non possiamo costringere dipendenti, conduttori o autori a vaccinarsi”, ha concluso l’amministratore delegato.