Nella notte tra sabato 29 e domenica 30 ottobre si passerà dall’ora legale all’ora solare. Le lancette dell’orologio dovranno essere tirate indietro di 60 minuti, dalle 03 alle 02, e si guadagnerà così un’ora di sonno. Non solo, così facendo si avrà un’ora di luce in più la mattina a discapito però del pomeriggio, quando farà buio prima. L’ora solare resterà attiva fino all’ultimo weekend del mese di marzo 2023, ovvero fino alla notte fra sabato 25 e domenica 26 marzo, quando si rifarà il cambio.
Nelle ultime settimane si è riacceso il dibattito sull’opportunità di mantenere o meno il cambio dell’ora, con l’appello lanciato da un gruppo di scienziati al governo italiano per prolungare l’ora legale di un mese e risparmiare così 70 milioni di euro nelle bollette di gas e luce. Ma c’è anche chi ha invocato la necessità di istituire l’ora legale tutto l’anno “visti i benefici e i vantaggi che ne deriverebbero“, soprattutto alla luce dell’attuale caro energia, conseguenza della guerra in Ucraina e delle speculazioni del mercato.
Già nella primavera 2019 il Parlamento europeo aveva approvato una risoluzione legislativa sull’adozione dell’ora legale e l’anno prima si era svolta una consultazione pubblica online con il numero più alto di partecipanti mai registrato da una consultazione pubblica online, ma con l’avvento della pandemia non ebbe più seguito. Secondo gli esperti, il passaggio permanente all’ora legale consentirebbe di guadagnare un’ora di luce ogni giorno, il che, considerati gli attuali prezzi dei prodotti energetici, determinerebbe che nel nostro Paese si risparmierebbe nei consumi di energia circa 1 miliardo di euro solo nel primo biennio. Il risparmio energetico derivante dall’adozione dell’ora legale potrebbe consentire inoltre di tagliare le emissioni che alterano il clima per 200mila tonnellate di CO2 all’anno, con conseguenze positive sulla salute umana, oltre ai risparmi economici dovuti alla riduzione di combustione di fonti fossili per illuminazione e riscaldamento.
Prima dell’impennata dei prezzi Terna ha quantificato in 420 milioni di kwh l’energia risparmiata nei 7 mesi 2022 in cui era in vigore l’ora legale, con un minore consumo di elettricità in 15 anni di 10 miliardi di kwh, per un totale di 1,8 miliardi di euro risparmiati grazie all’ora legale.