Sono 2.818 i nuovi casi di infezione da Sars-Cov-2 registrati in Italia nelle ultime 24 ore, circa il 10% in più dei contagiati accertati sette giorni fa con un numero sensibilmente più alto di tamponi (furono 222.385, oggi sono stati 146.725). L’incidenza dei test positivi è dell’1,9% ma lievita fino al 6 per cento considerando i soli molecolari. I decessi sono 20. Crescono in maniera notevole il numero di ricoverati con sintomi, con avviene spesso il lunedì per il numero ridotto di dimissioni nella giornata di domenica, con un saldo ingressi-uscite pari a +109 posti letto occupati e, sempre rispetto a lunedì scorso, raddoppia il numero di ingressi giornalieri in terapia intensiva: sono stati 33 (lunedì 25 erano stati 16) nelle ultime 24 ore, con un saldo di +22 pazienti assistiti.
Dall’inizio della pandemia sono stati accertati 4.774.783 casi di positività: 132.120 contagiati sono morti, altri 4.558.941 sono guariti o sono stati dimessi (+1.524 nelle ultime 24 ore) e 83.722 sono attualmente positivi. Tra quest’ultimi in 80.495 si trovano in isolamento domiciliare, mentre 2.863 sono ricoverati con sintomi in reparti Covid e altri 364 vengono assistiti in terapia intensiva.
Le regioni con il maggior incremento di contagi nelle ultime 24 ore sono Lazio (445) ed Emilia-Romagna (407). Il Veneto riporta invece 362 nuovi casi, la Campania 354 e la Sicilia 295. Poco più di 200 nuovi infetti sono stati comunicati dalla Toscana (204) e 186 dalla Lombardia. La Puglia ne riporta 95, il Piemonte 88 e il Friuli Venezia Giulia – divenuto un ‘caso’ con la curva epidemica in crescita esponenziale nel Triestino – ne segnala 72. La Liguria segnala 65 contagi e la Calabria 56, la Provincia autonoma di Bolzano 51 e tutte le altre regioni restano al di sotto dei 50 con la sola Valle d’Aosta che non ha rintracciato tamponi positivi tra i test delle ultime 24 ore.