La misura è stata disposata dal giudice per le indagini preliminari Carla Sarno la mattina del 1 novembre. L'udienza di convalida del fermo si è tenuta nel carcere napoletano di Poggioreale
Custodia cautelare in carcere per Vincenzo Palumbo, 53enne autotrasportatore che deve rispondere del duplice omicidio di Tullio Pagliaro, 27 anni, e Giuseppe Fusella, 26 anni, uccisi ad Ercolano nella notte tra il 28 e il 29 ottobre. La misura è stata disposata dal giudice per le indagini preliminari Carla Sarno la mattina del 1 novembre. L’udienza di convalida del fermo si è tenuta nel carcere napoletano di Poggioreale, dove Palumbo è stato condotto la sera del 29 ottobre: in questa data è stato eseguito un decreto di fermo al termine di un lunghissimo interrogatorio.
“I magistrati hanno manifestato grande umanità e rispetto verso il nostro dolore”, fanno sapere i familiari di Pagliaro attraverso il loro legale, l’avvocato Maurizio Capozzo. “Ci affidiamo completamente a loro per fare luce su questa tragedia che ci ha distrutto la vita, nella certezza che sarà fatta giustizia per un crimine di una ferocia inaudita che non ha spiegazioni e non merita commenti”, concludono i familiari. L’autopsia sarà eseguita mercoledì 3 novembre alle ore 16 e si svolgerà al Secondo policlinico di Napoli. Le salme – al momento sottoposte a sequestro – saranno in seguito restituite alle rispettive famiglie.
Nella mattina del 1 novembre i genitori e altri familiari dei due ragazzi sono stati ascoltati dagli investigatori in caserma a Ercolano, per cercare di fare maggiore luce sulle ultime ore. Uno degli aspetti ancora non del tutto chiari nella ricostruzione dei fatti è la ragione per la quale i due giovani si trovassero a quell’ora in via Marsiglia, località San Vito di Ercolano, una zona particolarmente isolata alle falde del Vesuvio. “L’ipotesi più accreditata è che stessero andando a incontrare degli amici che abitano in zona, ma si sono persi”, spiega all’Adnkronos l’avvocato Maurizio Capozzo. Al giudice, Palumbo ha riferito di avere sparato più volte ma nel buio. “Non vi era nessuna volontà da parte del mio assistito di determinare questa tragedia. Adesso valuteremo il da farsi anche perché dobbiamo acquisire degli atti e poi faremo ricorso al Tribunale del Riesame“, ha detto il suo avvocato De Rosa.
Il tutto è avvenuto con precisione in località San Vito (a Ercolano), davanti all’abitazione del camionista. Quest’ultimo ha esploso 11 colpi contro i due ragazzi perché – ha detto – li aveva scambiati per ladri. Secondo i video delle telecamere di sorveglianza, però, Fusella e Pagliaro non erano in possesso di armi né strumenti per lo scasso e non si erano nascosti il volto. Sempre dai video emerge che Palumbo ha sparato contro di loro quando già si stavano allontanando in macchina.