Dopo le indiscrezioni degli ultimi giorni, adesso è arrivata anche la firma: Antonio Conte è il nuovo allenatore del Tottenham dopo che la società ha deciso di togliere la guida degli Spurs a Nuno Espirito Santo. Non sono ancora chiari i dettagli del contratto che la stampa inglese ha definito “faraonico”, ma di certo c’è, come comunicato dalla stessa società su Twitter, che avrà una durata di 18 mesi, fino a giugno 2023 con opzione per rinnovare l’anno successivo. “Sono estremamente felice di tornare ad allenare e di farlo in un club di Premier League che ha l’ambizione di essere di nuovo protagonista – ha dichiarato l’allenatore allo staff del Tottenham – Il Tottenham Hotspur ha strutture all’avanguardia e uno dei migliori stadi del mondo“.

Il tecnico salentino ha poi parlato di questi mesi del post-Inter: “L’estate scorsa non abbiamo raggiunto l’accordo perché la fine del mio rapporto con l’Inter era ancora troppo recente ed ero emotivamente troppo coinvolto con la fine della stagione, quindi ho sentito che non era ancora il momento giusto per tornare ad allenare. Ma l’entusiasmo contagioso e la determinazione di Daniel Levy nel volermi affidare questo incarico avevano già colto nel segno. Ora che l’occasione è tornata, ho scelto di coglierla con grande convinzione”.

Già oggi i giornali britannici titolavano dando ormai l’operazione per certa. Il Daily Mail, ad esempio, parla infatti di “Conte coup“, colpo Conte, confermando poi le anticipazioni sull’ingaggio riservato al nuovo tecnico: 15 milioni di sterline lorde all’anno, secondo le indiscrezioni circolate nelle scorse settimane. “Conte pronto a firmare un accordo da 20 milioni di sterline con gli Spurs“, titola invece il Daily Telegraph, mentre il Daily Star racconta un retroscena dietro all’arrivo dell’ex allenatore nerazzurro: “Fuori per Conte”, Nuno Espirito Santo “fatto fuori” dal Tottenham per far spazio ad Antonio Conte definito un “serial winner“.

Dietro all’arrivo dell’allenatore salentino a Londra, un ritorno dopo l’esperienza al Chelsea, c’è ovviamente la mano di Fabio Paratici, nuovo direttore sportivo degli Spurs chiamato per far compiere l’ultimo salto di qualità alla squadra che al momento è bloccata però a metà classifica, a ben 10 punti di distanza dal Chelsea capolista. Fatale per il tecnico portoghese, che nelle ultime settimane ha inanellato una serie di risultati negativi, la brutta batosta subita in casa contro il Manchester United che, con le reti di Cristiano Ronaldo, Cavani e Rashford, ha rifilato un pesante 0-3 ai londinesi.

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