“Xi Jinping ha fatto un grande errore a non venire prima al G20 e poi alla Cop 26″. Joe Biden a Glasgow con i media fa il punto finale sulla lunga missione in Europa. E non risparmia critiche al leader cinese che ha disertato sia l’appuntamento romano sia quello scozzese. “La Cina deve rispettare le regole e gli impegni come tutti gli altri”, ha sostenuto Biden, per il quale l’assenza di Xi rafforza ancora di più quel ruolo di leadership che gli Stati Uniti vogliono tornare a esercitare ponendosi come modello su scala planetaria: sulla lotta ai cambiamenti climatici come su tutti gli altri dossier sul tavolo della comunità internazionale. “Gli Usa devono e vogliono guidare il mondo”, ha risposto a chi gli chiedeva dell’atteggiamento di Pechino, ma anche di India e Russia, volto a frenare il cambiamento. “Ma non sono preoccupato di un eventuale conflitto armato con la Cina, non ce n’è ragione”, ha aggiunto, ribadendo come l’era di Donald Trump sia oramai superata: “Con lui avevamo fatto un passo indietro, ora l’America riparte e rispetterà gli impegni”.
L’inquilino della Casa Bianca ha quindi sottolineato come nei primi due giorni della conferenza dell’Onu sul clima sia stato fatto molto, ma ammette come ancora ci sia “molto da fare”. “Dobbiamo accelerare e concentrarci sulle infrastrutture, anche quelle petrolifere, in modo che siano più sicure, e investire nell’eolico e nel solare, nell’energia pulita”, ha proseguito, lanciando un appello affinché tutti i Paesi e tutti i leader diano il proprio contributo. Ora, dopo la grande visibilità di questi ultimi giorni, Biden dovrà però tornare a vedersela con la vicende interne al suo Paese, con il piano da 1.750 miliardi di dollari che continente oltre 550 miliardi di investimenti nella lotta al clima ancora ostaggio di molti membri del Congresso dello stesso partito democratico. Il presidente americano si è detto ottimista, così come sull’esito del voto di queste ore in Virginia, dove gli elettori scelgono il nuovo governatore ma che è un vero e proprio test nazionale in vista delle elezioni di metà mandato del prossimo anno e una sorta di referendum sui primi mesi della presidenza Biden: “Vinceremo”, ha assicurato il presidente, anche se i sondaggi parlano di un testa a testa con il candidato sostenuto da Donald Trump.
Interpellato su come siano andati questi giorni scozzesi, Biden risponde con un giudizio positivo. Nella conferenza stampa, il presidente americano ha ricordato la necessità di “un decennio di azioni decisive” per fermare la crisi climatica e limitare l’aumento delle temperature. E ad una domanda sul perché gli Stati Uniti dovrebbero adottare queste azioni e rispettare gli impegni quando altri non lo fanno, Biden ha risposto: “perché vogliamo essere in grado di respirare, e vogliamo essere in grado di guidare il mondo“. E ancora: “Se guardate quale economia sta crescendo, sono gli Stati Uniti. Ha dei problemi, principalmente a causa della Covid e delle supply chain, ma sta crescendo. Abbiamo creato 6 milioni di posti di lavoro – continua – guidiamo il mondo come economia che cresce più rapidamente. È un periodo difficile, ma penso che ci sia una gigantesca opportunità, quella di schiacciare il bottone della ripartenza”.