Secondo Armando Siri la parola “meta“, cioè il nuovo nome di facebook, ” ha una radice ben precisa in ebraico, quella di ‘morte’. E Zuckerberg è ebreo“. Un post, quello dell’esponente leghista, che ha chiaramente scatenato le polemiche. Provocando la reazione di Emanuele Fiano, del Pd. “Sarei ben contento di scrivere sempre di altri argomenti, ma quando un senatore della Repubblica attacca qualcuno, inventandosi radici linguistiche completamente sbagliate (meta viene dal greco non dall’ebraico) proprio in quanto ebreo, allora il pericolo è vicino e bisogna reagire. Vero Matteo Salvini?”, scrive su facebook il deputato dem.
Sempre su facebook era arrivato l’attacco di Siri. “Vi sto scrivendo dalla famosa piazza’ virtuale che doveva essere la bandiera della libertà di espressione per ogni essere umano sulla terra. ‘Nessuna censura‘ era il motto del suo fondatore. Poi però il profilo del Presidente Usa è stato chiuso senza appello, mentre i terroristi afghani con il loro account comunicavano al mondo la presa di Kabul. Adesso, dopo quasi vent’anni dalla sua nascita, Facebook cambia nome al futuro che diventa ‘MetaVerso’. È interessante l’utilizzo della parola “Meta” che ha una radice ben precisa in ebraico, quella di “morte”. E Zuckerberg è ebreo”, scrive l’ex sottosegretario ai Trasporti, aggiungendo, a sostengo della sua tesi, che “Carl Gustav Jung, sosteneva che il ‘caso’ non esiste”.
Parole che hanno raccolto pure le critiche del segretario di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni: “Dopo aver visto il post antisemita del responsabile del programma della Lega su Facebook, non ci sono parole. Paccottiglia indigeribile. Il fatto che Zuckerberg sia di origine ebraica – conclude – evidentemente è ai suoi occhi un’aggravante”. In serata è arrivata la replica di Siri: “Posso tollerare quasi tutto ma non che mi si dia dell’antisemita d’ufficio. È come dirmi che sono alto 1.90. Costituzionalmente impossibile. Conosco e studio la lingua ebraica da vent’anni e sicuramente non si finisce mai di imparare, ma basta leggere ciò che ho scritto per capire che non c’è nulla di antisemita nelle mie parole che invece sono una profonda riflessione sul futuro dei giovani e dell’umanità in un mondo in trasformazione. Mi stupisco – dice – che anche l’Onorevole Fiano non conosca il significato della parola “meta” in ebraico”