Il messaggio pubblicato su Twitter dal coordinatore nazionale di Forza Italia. La forzista Bernini: "Dietro la sigla No Vax si nascondono anche sacche di intolleranza e di violenza che vanno smascherate e stroncate senza esitazione"
Antonio Tajani difende lo stop alle proteste di Trieste e, su Twitter, viene minacciato da un presunto No Vax: “Vi vedo bene appesi a testa in giù in piazzale Loreto. Fascisti“. Il coordinatore nazionale di Forza Italia ha pubblicato il messaggio online: “Questo è il buongiorno che mi arriva da un presunto No vax. Le minacce di morte non mi spaventano, nessun passo indietro. Solo con i vaccini e il Green pass possiamo uscire dalla pandemia”, ha scritto in mattinata. E in sua solidarietà si sono schierati tutti i colleghi di Forza Italia: “Gli insulti e le minacce di morte”, ha detto la presidente dei senatori azzurri Anna Maria Bernini, “che da mesi colpiscono a turno parlamentari, sindaci e medici sostenitori di vaccini e green pass, non fermeranno di certo il suo impegno a tutela della salute di tutti, anche dei no vax per convinzione e di quelli per convenienza. Perché una cosa è certa: dietro la sigla no vax si nascondono anche sacche di intolleranza e di violenza che vanno smascherate e stroncate senza esitazione”. Lo stesso fanno il ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta, e la ministra degli Affari Regionali e delle Autonomie, Mariastella Gelmini. E pure la sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento Deborah Bergamini e il senatore di Forza Italia ed ex Presidente del Senato Renato Schifani.
Questo è il buongiorno che mi arriva da un presunto #novax. Le minacce di morte non mi spaventano, nessun passo indietro. Solo con i #vaccini e il #greenpass possiamo uscire dalla pandemia. pic.twitter.com/ZZyL6bhm9r
— Antonio Tajani (@Antonio_Tajani) November 2, 2021
Prosegue così la polemica del centrodestra con il mondo No vax: nelle ore scorse il presidente della Regione Friuli Venezia Giula Massimiliano Fedriga era intervenuto in conferenza stampa contro la disinformazione legata alla campagna vaccinale, e aveva rivelato di ricevere insulti e minacce con cadenza quasi quotidiana. Era arrivato su questo punto il commento del vicepresidente M5s Michele Gubitosa: “Fedriga, dopo l’esplosione di contagi a Trieste, ha attaccato chi alimenta la disinformazione contro i vaccini. Bene, ma non sia ipocrita. Si rivolga in primis a Salvini e alla Meloni che, con le loro ambiguità, hanno dato sponda a tutta la propaganda antiscientifica in Italia”. Intanto, in favore di Fedriga si è espresso Filippo Anelli, presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo): “Sostegno al presidente del Friuli-Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga che, esasperato dal risalire dei contagi nella sua Regione e, in particolare, a Trieste, ha attaccato chi alimenta la disinformazione sul Covid e sui vaccini” e si schiera anche a favore di Tajani: “Piena solidarietà al coordinatore di Forza Italia, Antonio Tajani, oggetto di minacce sui social media. Questi episodi sono due facce della stessa medaglia: la violenza è sintomo di quel cortocircuito tra scienza e società causato e aggravato dalle false notizie. Il dialogo, la persuasione sono gli strumenti migliori che abbiamo a disposizione per il successo della campagna vaccinale – spiega Anelli -. Per questo ho invitato tutti i colleghi, e in particolare i medici di medicina generale, che hanno con loro un rapporto privilegiato di continuità e fiducia, a chiedere ai pazienti se siano o meno vaccinati, in modo da intercettare gli esitanti, aprire un confronto e chiarire i dubbi”.