Siamo nel gennaio 2020 quando Kaija Miller, 32 anni, lascia il figlio di 14 mesi dentro l’auto per 5 ore, con una temperatura esterna di 38°. Lei va a giocare a bingo, zona periferica di Melbourne. Easton, questo il nome del bambino, ha riportato gravi danni cerebrali. È paralizzato e ha perso l’uso della vista. La corte australiana della Contea del Victoria si è pronunciata in queste ore: Miller è stata condannata, entro tre mesi verranno la sentenza definitiva. La donna, al momento dell’incidente, aveva chiamato i soccorsi ma aveva mentito dicendo che il piccolo di era intossicato con un falò di sterpaglie.