I membri delle commissione incaricate di selezionare i candidati alla dirigenza di strutture sanitarie pubbliche saranno sorteggiate. Tra candidati equivalenti prevale il più giovane. Spinta sull'utilizzo di farmaci generici e periodica revisione della qualità dei servizi erogate da cliniche private accreditate
“In materia di salute abbiamo modificato i criteri di accreditamento e convenzionamento delle strutture private, per valorizzare la qualità dei servizi offerti. Abbiamo modificato le modalità di selezione della dirigenza medica, per basarla su criteri certi e limitare la discrezionalità”. Lo ha ha spiegato il premier Mario Draghi introducendo in Consiglio dei ministri l’esame del disegno di legge concorrenza. Il testo di legge dedica infatti la sezione 5 (articoli 13-18) alla sanità disponendo alcuni cambiamenti agli articoli in vigore.
Innanzi tutto vengono resi più stringenti i criteri con cui una struttura sanitaria privata potrà accreditarsi presso il Servizio di sanità pubblica. Non ci sarà più un accreditamento provvisorio in attesa delle valutazioni su quantità e qualità del lavoro svolto. Valutazioni che ora saranno solo preventive. Come si legge nel ddl le strutture devono essere selezionate in base a “procedure trasparenti, eque e non discriminatorie, previa pubblicazione da parte delle regioni di un avviso contenente criteri oggettivi di selezione, che valorizzino prioritariamente la qualità delle specifiche prestazioni sanitarie da erogare”. In particolare dovrà essere assicurato il “rispetto del principio della parità di genere” dovrà essere assicurato nelle nomine dei dirigenti medici nella sanità e nelle procedure di nomina per le autorità indipendenti.
Inoltre la scelta delle strutture dovrà essere periodicamente rivalutata: “la selezione deve essere effettuata periodicamente tenuto conto della programmazione sanitaria regionale e sulla base di verifiche delle eventuali esigenze di razionalizzazione della rete in convenzionamento e, per i soggetti già titolari di accordi contrattuali, dell’attività svolta” Oggi sono circa 500 le strutture sanitarie private accreditate presso il Ssn. Ogni anno ricevono dallo Stato oltre 40 miliardi di euro per l’acquisto di servizi e prestazioni mediche con un peso del privato che negli anni è andato crescendo rispetto al pubblico. Il ddl dispone che anche i costi siano oggetto di valutazione comparative e che le strutture accreditate saranno comunque tenute a “pubblicare nel proprio sito internet i bilanci e i dati sugli aspetti qualitativi e quantitativi dei servizi erogati e sull’attività medica svolta dalle strutture pubbliche e private”
Spinta sui farmaci generici e nuovi criteri di selezione dei primari – Il servizio sanitario nazionale potrà fare ricorso a farmaci generici anche prima che scadano i brevetti sul medicinale originale. I farmaci generici hanno i medesimi principi attivi e composizione degli originali ma sono solitamente venduti a prezzi inferiori.
L’articolo 18 del disegno di legge ridefinisce i criteri per la selezione dei dirigenti medici nel tentativo di perseguire una maggiore trasparenza ed efficienza. La scelta dei dirigenti sarà effettuata in base “all’analisi comparativa dei curricula, dei titoli professionali posseduti, avuto anche riguardo alle necessarie competenze organizzative e gestionali, dei volumi dell’attività svolta, dell’aderenza al profilo ricercato e degli esiti di un colloquio”. I candidati riceveranno quindi “un punteggio complessivo secondo criteri fissati preventivamente”. In caso di parità di punteggio tra candidati la nomina andrà al più giovane. I membri della commissione incaricata della selezione dei candidati e delle nomine saranno scelti con sorteggio. Inoltre gli esiti della selezione, i criteri e i punteggi dovranno essere pubblicati su internet.