“La situazione epidemiologica del Covid in Europa è molto preoccupante. E’ di assoluta importanza che tutti si vaccinino, perché nessuno è protetto fino a quando tutti saranno protetti. Occorre seguire tutte le precauzioni con attenzione”. L’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, rilancia l’allarme arrivato dall’Oms e certificato della crescita dei contagi in particolare nell’Est ma anche nel cuore del Vecchio Continente. “Siamo già nella quarta ondata della pandemia”, ha chiarito Marco Cavaleri, responsabile vaccini dell’Ema, in conferenza stampa. Cavaleri ha poi spiegato che il prossimo passo sarà “l’estensione delle dosi di richiamo alla popolazione generale”. Mentre sulle vaccinazioni per gli under 12 ha aggiunto: “Le conclusioni sulla somministrazione del vaccino Comirnaty di Pfizer-Biontech per la fascia d’età tra i 5 e gli 11 anni dovrebbero arrivare a dicembre“. Al contrario, i tempi per l’ok di Ema al farmaco anti-Covid per via orale molnupiravir di Merck, autorizzato oggi nel Regno Unito, “non sono prevedibili, ma siamo pronti a dare assistenza agli Stati che vogliano dare il via libera all’uso di emergenza prima dell’autorizzazione Ue”.
Per quanto riguarda il vaccino per minori da 5 a 11 anni, ha spiegato Cavaleri, “ha la stessa formulazione di quello degli adulti, ma la dose è un terzo“. Nella valutazione dell’Ema confluiranno anche i dati provenienti dagli Usa, ha proseguito il responsabile della strategia vaccinale di Ema, “dati da cui emerge che anche se nei bambini i casi di Covid grave sono in numero inferiore rispetto agli adulti, nondimeno ci sono bambini che possono finire in ospedale e morire“. “Anche di questi aspetti – ha concluso Cavaleri – dovremo tener conto nella nostra valutazione sui benefici potenziali della vaccinazione ai minori di dodici anni”.
Per quanto riguarda la terza dose, Cavalari ha evidenziato che “ci sono soggetti particolarmente vulnerabili al virus del Covid” e in particolare per pazienti immunodepressi “non è escluso che questa categoria di persone che non rispondono alla vaccinazione possa avere benefici da una quarta dose già adesso”. “Stiamo raccogliendo dati per dare indicazioni certe il prima possibile sulle fasce di popolazione che potrebbero beneficiare di una quarta dose nel prossimo futuro”, ha aggiunto Cavaleri.
Infine il capitolo legato alla pillola Merck: non esiste una procedura centralizzata a livello Ue per dare il via libera per l’uso di emergenza di un farmaco, ma “siccome siamo già nella quarta ondata della pandemia stiamo riflettendo se un parere scientifico Ema possa supportare l’uso di emergenza” del molnupiravir di Merck “a livello nazionale”, ha spiegato Cavaleri. “Come abbiamo fatto anche per alcuni anticorpi monoclonali, stiamo considerando se questo approccio possa essere applicato anche in questa occasione, per aiutare gli Stati membri a usare questo prodotto”, ha concluso.