Nuova puntata della sempre negata crisi ai vertici della Lega tra Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti. La notizia di oggi è stata lanciata in mattina dalle agenzie. Informano che il numero 2 della Lega stasera parteciperà al Consiglio federele del Carroccio e per questo motivo ha annullato tutti gli impegni. Quali impegni? Andiamo con ordine.

Due giorni fa, il 2 novembre, con un articolo pubblicato su Repubblica.it erano stati ufficializzati gli ospiti della presentazione romana del libro del direttore Maurizio Molinari: i ministri Luigi Di Maio e Giancarlo Giorgetti. Evento che avrebbe di certo attirato molti giornalisti e telecamere, visto che nella stessa giornata erano state diffuse le anticipazioni dell’ultimo libro di Bruno Vespa, in cui proprio Giancarlo Giorgetti delinea un percorso per il Carroccio ben distante dalla guida sin qui tracciata da Matteo Salvini. Al segretario il ministro dello Sviluppo Economico, non ha risparmiato stoccate.

Nel pomeriggio di ieri, la Lega diffonde un comunicato in cui si annuncia che nella giornata di oggi si svolgerà un consiglio federale a Roma. Senza specificare l’orario. La nota parla di un generico “tardo pomeriggio”. Questa mattina nuovo comunicato Lega: “il Consiglio Federale è convocato alle ore 18:00 negli uffici della Lega alla Camera dei Deputati”. Cioè proprio in concomitanza con l’inizio della presentazione del libro di Molinari alla quale avrebbe dovuto partecipare Giorgetti. Ed arriviamo al lancio della agenzia Ansa, nella tarda mattina di oggi, dal titolo “Lega: Giorgetti stasera partecipa al Consiglio Federale. Il Ministro annulla tutti gli appuntamenti”.

Di certo Salvini ha ottenuto che Giorgetti non avesse una nuova ribalta mediatica nella quale esporre le proprie opinioni sul partito e dove, incalzato dalle domande, pronunciasse pubblicamente nuove perplessità sul segretario della Lega, con il risultato di alimentare un racconto del partito che Salvini intende evitare. Come è presumibile che, al termine del Consiglio Federale, Salvini si mostrerà a favore di telecamera proprio con Giorgetti accanto, come del resto già accaduto in passato, pronto a respingere con la solita ostentata sicurezza, ogni rischio di divisione e criticità all’interno del partito che a Salvini piace raccontare come un monolite, ma monolite non è.

Dal canto suo Salvini può comunque rivendicare che dopo gli insuccessi delle amministrative, nessuno nella Lega, che attualmente è il partito più vecchio tra quelli presenti sulla scena nazionale, ha chiesto un congresso per la messa in discussione della leadership, né nessuno dei governatori ha avanzato la propria candidatura alla segreteria. Né tantomeno Giorgetti si è mai candidato a sostituirlo e probabilmente mai lo farà. Salvini concederà una ‘grande assemblea programmatica’, come già annunciato e che con tutta probabilità si concluderà con un plebiscito per l’attuale segretario. Fino alla prossima intervista di Giorgetti. Magari dopo la partita per l’elezione del Presidente della Repubblica.

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