Il destino di numerosi giovani fuggiti dal nuovo Emirato Islamico talebano è già cambiato in meglio e hanno già avuto accesso alle lezioni delle varie facoltà, ma le richieste arrivate all'ateneo veneto sono molte di più. Così la rettrice Daniela Mapelli ha chiesto "a tutte e tutti di partecipare alla raccolta fondi", appellandosi ai diversi donatori privati
L’università di Padova ha stanziato 50 borse di studio per studentesse e studenti afghani in situazioni di pericolo dopo aver lasciato il loro Paese di origine dopo la presa del potere da parte dei Talebani. Nasce così il programma Unipd 4 Afghanistan che già dal 1° ottobre 2021 sta permettendo a questi ragazzi di iscriversi a un corso di studi. Le richieste giunte all’ateneo veneto però sono state più di cento, così l’Unipd ha lanciato una raccolta fondi per ulteriori 50 borse : 36mila euro (12mila euro l’anno) a studente per un totale di 1,8 milioni di euro.
È la risposta “all’emergenza umanitaria in cui versa oggi l’Afghanistan” dove vige “un inaccettabile esempio di violazione dei diritti umani in tutte le declinazioni, non ultima quella del diritto allo studio, soprattutto delle donne”, sottolinea la rettrice dell’università di Padova, Daniela Mapelli. Il futuro di questi possibili futuri studenti è in mano a donatori privati come aziende, individui, associazioni e fondazioni. “Chiedo a tutte e tutti di partecipare al foundrasing – continua Mapelli- per aiutare ragazze e ragazzi che hanno un sogno, ossia studiare a Padova”.
Il progetto intanto inizia già a dare i suoi primi frutti, con i primi studenti che hanno potuto avere accesso alle aule dell’ateneo: “Sono davvero felice di essere iscritta all’università di Padova, so che questo cambierà il mio futuro”, dice Hajar, iscritta alla magistrale in Cognitive neuroscience and clinical neuropsychology. “Questa borsa di studio farà la differenza sia nella mia istruzione sia nella mia vita. Potrò acquisire le competenze necessarie per trovare un lavoro e potermi inserire in nuove realtà e nuove culture”.
Anche Sajjad, un sogno da sciatore olimpico nel cassetto e un corso di laurea magistrale in European and global studies da seguire, interviene sull’iniziativa dell’università di Padova. “A Bamiyan, a circa 200 chilometri da Kabul, mentre mi allenavo per partecipare alle Olimpiadi invernali in Corea nel 2018 studiavo legge ed ho sempre voluto continuare. Ora che l’università di Padova mi ha dato questa grande opportunità, sono felice di trovare un futuro migliore in Italia. Grazie alla borsa di studio Unipd 4 Afghanistan posso progredire nella mia istruzione e in futuro mi piacerebbe continuare con un dottorato se ne avrò l’opportunità”, conclude Sajjad.