L’ambasciata d’Israele a Roma ha espresso “sgomento”, mentre la casa editrice cerca di correre ai ripari promettendo di specificare che si tratta di “documenti di cui è dubbia la veridicità”. È polemica per la decisione della Edizioni Segno, guidata da Cristina Mantero e dalla sorella Miriam che l’hanno ‘ereditata’ due anni fa dal padre Piero, di ripubblicare i Protocolli dei Savi di Sion, un noto falso storico utilizzato dalla propaganda antisemita e oggi rimesso in vendita sui canali Feltrinelli, senza “una descrizione che ne evidenzi la falsità storica e il ruolo drammatico avuto nella diffusione dell’antisemitismo e delle persecuzioni anti-ebraiche“, si è lamentata la sede diplomatica israeliana. “Questa notizia – prosegue l’ambasciata – arriva dopo la recente scelta di ripubblicare il film di propaganda nazista Suss l’ebreo, anche questo senza alcuna contestualizzazione storica. Condividiamo le parole della professoressa Milena Santerini ritenendo incredibile che si possa diffondere un libro così pericoloso senza specificare l’uso che se ne è fatto nella storia”.
Dal canto suo, la casa editrice non ritiene che la pubblicazione del libro sia di per sé un errore, ma si dice disponibile a porre rimedio e ad inserire delle specifiche indicazioni per tutti coloro che si avvicinino al testo. La stessa Cristina Mantero ha assicurato che “siamo disponibili a specificare subito sul nostro sito e poi sui canali di vendita, di cui non possiamo controllare le tempistiche, che si tratta di un documento di cui è dubbia la veridicità. Non vogliamo alimentare alcuna polemica o creare fastidio alcuno”. La proprietaria della casa editrice ci tiene però a specificare che “nella nota introduttiva al libro viene spiegato che è un documento di cui viene contestata la veridicità. Evidentemente nella descrizione della quarta di copertina, che è poi quella utilizzata dai canali di vendita, è scappato di aggiungerlo, ma possiamo specificarlo e rimediare subito. Non si voleva riproporre questo testo per dire che non è dubbia la sua veridicità”, ha detto.
La pubblicazione del libro da parte della casa editrice risale comunque al 2016: “È un libro – sottolinea – che da anni abbiamo in catalogo, è uscito nel 2016. Nella nota introduttiva si dice che ‘fin dall’inizio sono stati bollati di essere un geniale falso e le motivazioni pro e contro sono tante’. Si prende atto di questo. Diciamo che la ripubblicazione non voleva entrare nel merito della veridicità o falsità. Quello che interessava al curatore, Piero Mantero, era vedere se le previsioni di un testo di 120 anni fa si erano concretizzate. Sicuramente se mio padre non fosse venuto improvvisamente a mancare due anni fa avrebbe potuto dare motivazioni e informazioni più precise. Io ho preso da due anni in mano la casa editrice e sul merito dell’opera non posso entrare, non sono preparata. Forse allora non era stato specificato nella quarta di copertina perché era abbastanza noto che ci fosse una discussione sulla veridicità del testo”. E conclude: “Quello che sicuramente posso dire è che l’intento di mio padre non era assolutamente quello di rivendicare l’antisemitismo o cose simili. Noi pubblichiamo diversi testi sulle profezie e credo ci sia stata la curiosità dello studioso di vedere in questo caso se le previsioni fatte si erano verificate o tutto si è risolto in un nulla di fatto, ma non ho la competenza in materia per darle una spiegazione più approfondita. Pubblichiamo principalmente libri religiosi, cattolici. Abbiamo una sezione in cui parliamo di apparizioni, messaggi, profezie, vite dei santi. Abbiamo un catalogo abbastanza variegato”.