La vicenda che ha sconvolto l'opinione pubblica in Gran Bretagna: l'uomo, un 67enne, è stato descritto in tribunale come un "deviato sessuale che depredava le giovani donne e traeva gratificazione sessuale dalla violazione dei loro cadaveri"
Dopo l’arresto per l’omicidio di due donne, Wendy Knell di 25 anni e Caroline Pierce di 20, avvenuto 37 anni fa, gli inquirenti hanno fatto ora una macabra scoperta sul suo conto: per anni, mentre lavorava come elettricista negli obitori del Kent and Sussex Hospital prima e del Tunbridge Wells Hospital poi, in Gran Bretagna, ha stuprato almeno 80 cadaveri femminili. Secondo gli investigatori però, le vittime potrebbero essere più di cento: al momento la più giovane accertata è una bambina di nove anni, la più anziana una centenaria. È quanto emerso sul conto di David Fuller, 67 anni: come riferisce Sky News, l’uomo ha ammesso ogni responsabilità e con queste nuove accuse rischia l’ergastolo senza alcuna possibilità di libertà condizionale.
Nella sua confessione davanti ai magistrati della Maidstone Crown Court, Fuller ha detto di aver filmato con una piccola telecamera digitale alcune delle aggressioni commesse dal 1989. Nell’abitazione dell’elettricista gli investigatori hanno scoperto 1.300 video e cd, 34.000 fotografie e centinaia di dischi rigidi e floppy contenenti quelle che hanno descritto come immagini angoscianti di reati sessuali. In tutto, c’erano 14 milioni di immagini. Fuller aveva una tessera magnetica con la quale poteva entrare in tutte le aree degli ospedali, compresi gli obitori. È stato descritto in tribunale come un “deviato sessuale che depredava le giovani donne e traeva gratificazione sessuale dalla violazione dei loro cadaveri”.