“Volevo uccidere mio padre”. Will Smith si confessa e gli episodi dolorosissimi della sua vita da bimbo e adolescente a Philadelphia hanno dell’incredibile. Lo ha rivelato lo stesso interprete de Il principe di Bel Air nell’anticipazione data a People della sua biografia Will che uscirà nelle librerie americane il 9 novembre. “Quando avevo nove anni vidi mio padre colpire alla testa mia madre così forte da farla collassare. La vidi sputare sangue”, scrive Smith ricordando uno dei agli atti violenti compiuti dal padre William Carroll Smith Sr. spesso ubriaco nella quotidianità di tutti i giorni.
“Quel momento in quella camera da letto, più che qualsiasi altro, ha definito chi sono. Tutto quello che ho fatto – i premi e i riconoscimenti, i riflettori, i personaggi e le risate – sono state il filo sottile per scusarmi con mia madre, per non aver fatto nulla quel giorno (…)Da bambino mi promisi che un giorno avrei vendicato mia madre, quando fossi stato abbastanza grande e forte. Quando non fossi stato più codardo l’avrei ammazzato”. A quel punto si salta più avanti nel tempo quando Will adulto ha superato sia la separazione dei suoi genitori nel 2000 e infine giunge l’ora in cui Enea tocca tenere sulle spalle Anchise, ma a Will prende il raptus di scrollarsi di dosso il padre, anzi scaraventarlo proprio giù dalle scale per ucciderlo.
“Una notte lo stavo accompagnando dalla camera da letto al bagno – ricorda Smith quando all’epoca il padre era finito sulla sedia a rotelle – Mi fermai in cima alle scale, avrei potuto spingerlo giù e cavarmela facilmente. Sono uno dei migliori attori del mondo, la mia chiamata al 911 sarebbe stata da Oscar. Poi però scossi la testa e proseguii verso il bagno”.