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Intel, con la dodicesima generazione delle CPU Core debuttano DDR5 e PCIe5.0 – in arrivo i9-12900K, i7-12700K ed i5-12600K

Intel ha annunciato l’arrivo sul mercato della dodicesima generazione dei suoi processori “Core”, nome in codice Alder Lake, che presenterà una nuova filosofia progettuale nell’architettura dei core e vedrà il supporto alle memorie DDR5 ed a PCIe5.0

Con Alder Lake l’azienda di Santa Clara presenta una nuova architettura che vede la CPU composta da core ad alte prestazioni e core ad alta efficienza, in modo simile a quanto viene già fatto da alcuni anni nei SoC per smartphone e tablet. Le prime ad arrivare per la nuova generazione saranno le CPU per desktop più performanti, quelle usate tradizionalmente nei PC da gaming e per content creator, con 3 modelli disponibili in due varianti: “K”, come da tradizione la sigla dedicata alle CPU overclockabili, e “KF”, ossia overclokabili -come le K- ma senza GPU integrata.

Il modello di punta della nuova generazione è il Core i9-12900K, dotato di 8 core “performance” (con supporto all’HyperThreading) ed 8 core “efficiency”-offrendo un totale di 24Thread-, ed una frequenza massima di 5,2GHz sui core più performanti, utilizzando la tecnologia Turbo Boost Max 3.0 di Intel, mentre la frequenza massima dei core ad alta efficienza si ferma a 3.9GHz. Supporterà le nuove memorie RAM DDR5 a 4800MHz, rimanendo compatibile anche con le DDR4 3200, ed integra una GPU Intel UHD770; l’i9-12900KF ricalca offre la medesima architettura esclusa la GPU integrata.

Con l’i9-12900K Intel promette performance tra il 20 ed il 30% superiori nel gaming e tra il 30% ed il 40% nelle attività creative (come video e photo editing, e modellazione 3D) rispetto all’ammiraglia della precedente generazione, puntando così a ristabilire il suo primato rispetto ad AMD in ambito creativo e difendersi dagli attacchi del concorrente in ambito gaming.

Completano la nuova offerta di Intel i Core i7-12700K e KF, dotati di 8 Core ad alte prestazioni e 4 ad alta efficienza (frequenza massima 5.0GHz grazie a Turbo Boost Max 3.0), e gli Intel Core i5-12600K/KF equipaggiati con 6 Core ad alte prestazioni e 4 ad alta efficienza, dotati i primi di una frequenza Turbo massima di 4,9GHz.

Insieme alle nuove CPU, che utilizzano un socket nuovo rispetto ai precedenti modelli (FCLGA1700), arrivano sul mercato anche i nuovi chipset per schede madri della serie 600, iniziando con il Z690 – dedicato proprio ai processori overclockabili– che offre il supporto alle più recenti tecnologie di Intel per la gestione dello storage, ad USB 3.2 Gen2x2 (con velocità di trasferimento fino a 20Gb/s) ed a WiFi 6E.

I nuovi processori di Intel, che dovrebbero arrivare sul mercato con prezzi compresi tra i 300 ed i 700€, rappresentano per il produttore di Santa Clara il primo grande passo in avanti in anni dal punto di vista costruttivo dei chip per desktop, non solo per l’architettura dei core, vedendo l’utilizzo della nuova litografica “Intel7” -miglioramento del processo a 10nm utilizzato sulla precedente generazione per notebook- rispetto al processo a 14 nanometri utilizzato dalla sesta generazione in poi anche se con piccoli miglioramenti di generazione in generazione, potendo così puntare ad un miglioramento sia sul versante prestazionale che su quello dei consumi e delle temperature. Non di secondaria importanza, non solo per le prestazione anche dal punto di vista prettamente dell’immagine per Intel, il portare al debutto le nuove memorie DDR5 e ed il più recente (e veloce) bus PCIe5.0, dopo che il produttore di Santa Clara era arrivato a supportare solo nella precedente generazione -ed in ritardo rispetto alla concorrenza- lo standard PCIe 4.0.

Per vedere se effettivamente Intel riuscirà a ristabilire il predominio nel mercato CPU per PC si dovranno aspettare i risultati delle prime prove e benchmark indipendenti, se ci riuscisse il colosso americano questa volta però dovrà evitare di cullarsi troppo sugli allori, negli ultimi anni i concorrenti pronta ad insidiarla sono aumentati: non solo la già citata rediviva AMD, ma anche Apple che con le sue CPU più recenti ha raggiunto numeri molto importanti nel rapporto prestazioni/dispendio energetico.