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Elon Musk sfida Joe Biden: “Arriva la tassa sui ricchi, meglio vendere il 10% delle mie azioni di Tesla?”

D'altra parte Elon Musk si contende ormai da più di un anno il titolo di uomo più ricco del mondo e le azioni di Tesla, nelle mani del suo fondatore, a fine giugno erano oltre 170 milioni: venderne il 10% significherebbe per lui perdere circa 21 miliardi di dollari dal suo portafoglio

Elon Musk non finisce mai di stupire su Twitter. Stavolta, con un post che sta facendo ancora una volta discutere, sfida la proposta di Joe Biden e dei democratici di istituire una tassa sugli asset dei miliardari americani chiedendo ai suoi 63 milioni di follower se sia il caso di liberarsi del 10% delle azioni di Tesla in suo possesso. Il post appare come una provocazione, ma Musk ha spiegato di fare sul serio, promettendo che si atterrà al risultato del sondaggio, ricordando di non prendere nessuno stipendio e che tutte le sue entrate derivano proprio dalle azioni che ha.

Finora le risposte al suo post sono oltre 700 mila, e circa il 56% dei votanti approva la decisione di vendere il pacchetto di quote per abbassare l’ammontare del suo patrimonio. D’altra parte Elon Musk si contende ormai da più di un anno il titolo di uomo più ricco del mondo e le azioni di Tesla, nelle mani del suo fondatore, a fine giugno erano oltre 170 milioni: venderne il 10% significherebbe per lui perdere circa 21 miliardi di dollari dal suo portafoglio.

Molti sul social stanno mettendo in discussione il quesito posto dal miliardario sudafricano. La questione non è se sia giusto vendere le azioni o pagare le tasse, ma se prima non sia meglio dividere le azioni. Se Musk dovesse vendere allo stato attuale, le sue azioni crollerebbero in borsa, facendo perdere non pochi dollari ai piccoli investitori che hanno creduto nei progetti del visionario della Silicon Valley.