Caesy Stoner, l’ex pilota australiano principale sfidante di Valentino Rossi tra il 2007 e il 2012, è tornato nel paddock del motomondiale per il Gp dell’Algarve a Portimaõ, in Portogallo. Lo ha fatto in grande stile, come coach di Francesco “Pecco” Bagnaia, che ha vinto in gara con la Ducati ed è secondo nel mondiale già conquistato dal francese Fabio Quartararo, che invece è caduto in pista. Non sono mancate in conferenza stampa le domande sulla rivalità storica con il pilota di Tavullia, al suo ultimo motomondiale, che Stoner ha accettato di buon grado. “Non vedo l’ora di riabbracciare Vale – ha detto – Da lui ho imparato molto e vincere contro di lui ha dato ancora più valore ai miei risultati. Peccato che non abbia potuto lottare con i migliori nell’ultima parte della sua carriera, ma voleva continuare a correre e ha fatto bene a seguire il suo istinto. Ora potrà dedicarsi a fare il papà e si divertirà moltissimo“.
Parole di stima che Valentino ha ricambiato all’istante, dichiarando: “Vado a salutarlo molto volentieri, adesso posso dire di essermi goduto le sfide con Stoner. Lui è uno con un grande talento e tanta velocità. È stato un rivale molto forte, grandi battaglie, con il valore aggiunto che guidavamo due moto differenti, io con la Yamaha e lui con la Ducati. Adesso le rivalità sono un po’ differenti, perché anche se dici qualcosa di piccolo, ha un’eco enorme. Dieci anni fa era più facile, ma il mondo adesso va così”. Valentino Rossi, nove titoli iridati nel palmarès, ha vinto praticamente di fila tutti i titoli dal 2002 al 2009, con solo due incidenti di percorso. Il primo fu il motomondiale vinto nel 2006 dall’americano Nicky Hayden, morto a Cesena nel 2017, e poi proprio da Casey Stoner nel 2009 e nel 2011. Graziano Rossi, padre di Valentino ed ex motociclista – è da lui che Vale ha preso il numero 46 – in un’intervista a Sky ha spiegato che l’australiano è stato un rivale diverso dagli altri: “È quello che ho stimato di più. Un sacco di segreti inspiegabili, difficilissimo capire come facesse ad andare così forte, a mettercisi contro”.