Il portale attraverso il quale caricare le prenotazioni ha fatto subito flop. Cna: "Possibile un giro d'affari aggiuntivo per 200 milioni". Ma le associazioni dei consumatori avvertono: "Rischio di un aumento dei prezzi"
Va in tilt la piattaforma padigitale.invitalia.it per la prenotazione del bonus terme. Il sistema è stato sospeso “per motivi tecnici, dovuti all’alto numero di accessi registrati fin dall’avvio della sua attività” come ha spiegato una nota di Invitalia che ha annunciato la ripresa del servizio di prenotazione per domani, 9 novembre, ma solo per gli enti termali dal momento che i cittadini dovranno effettuare le prenotazioni direttamente agli stabilimenti. La piattaforma è stata infatti studiata esclusivamente per le circa 500 società che operano nel settore e che avrebbero dovuto utilizzare il sistema per effettuare le prenotazioni. E’ stata quindi “progettata e testata su questi numeri considerando anche un numero fino a dieci volte maggiore di utenti concorrenti” ha aggiunto la società. Ma il carico di lavoro eccessivo, dovuto alla confusione sulle modalità di utilizzo e prenotazione del bonus da parte dei cittadini, ha fatto saltare il sistema attraverso il quale poi viene anche verificata la validità delle richieste.
Eppure che il bonus terme fosse molto atteso dalle imprese e dagli utenti non è del resto una novità. Dopo i danni causati dall’emergenza sanitaria, il settore spera di poter recuperare terreno grazie alle agevolazioni concesse dal governo. Secondo le stime della Cna Turismo e Commercio, l’iniziativa potrebbe portare un giro d’affari aggiuntivo da 200 milioni grazie a 260mila turisti per circa 500mila pernottamenti.
Ma le associazioni dei consumatori hanno già ricevuto le prime osservazioni negative da parte degli utenti. “A pochi giorni dalla partenza del bonus terme è caos sul nuovo incentivo varato dal governo – ha spiegato Luigi Gabriele di Consumerismo no profit – Numerosi enti termali, così come segnalato da diversi consumatori, ancora non sono preparati al Bonus terme e non sanno fornire informazioni ai cittadini che vogliono usufruire dell’incentivo, mentre altre hanno già avviato una intensa attività di marketing pubblicizzando il bonus sui rispettivi siti. Non è inoltre chiaro come le strutture termali – alcune delle quali stanno già raccogliendo le richieste degli utenti – gestiranno le domande dei cittadini, sulla base di quali criteri inoltreranno le prenotazioni e chi vigilerà sul rispetto dei diritti degli utenti e per evitare abusi”. Ora il rischio è quello dei rincari, sostiene l’associazione dei consumatori: “Molti operatori che potrebbero aumentare le tariffe dei propri servizi approfittando dei soldi messi a disposizione dal governo, o condizionare l’utilizzo del bonus all’accettazione di costosi pacchetti”.