“Ai leader riuniti nella Cop26 chiediamo di rallentare questo mondo industrializzato che ci sta portando alla devastazione”. È questo l’appello che i contadini e pescatori del mercato agricolo a filiera “colta” Solidando di Milano (organizzato ogni prima domenica del mese) lanciano ai “grandi della terra”. In questi anni hanno vissuto sulla propria pelle gli effetti del cambiamento climatico. “Con il cambio delle stagioni le api stanno scomparendo e altri insetti impollinatori sono già scomparsi – racconta l’apicoltore Pierangelo Cella – se scompaiono chi andrà a impollinare le piante per avere i frutti da mangiare”. Accanto a lui, l’agricoltore Stefano Pietta racconta di come uragani e bombe d’acqua siano diventati eventi di routine mentre il pescatore dell’Argentario Alessandro Babbanini spiega come i pesci stiano soffrendo a causa del riscaldamento dei mari. “Devono smettere di pensare al profitto e iniziare a preoccuparsi del nostro pianeta”.

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Dall’accordo di Parigi alla Cop26, l’analista: “La Cina inquina per fare alta tecnologia, ma anche Stati Uniti, Russia e India non rinunciano ai loro piani di sviluppo”

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