Carlo Verdone la fede del padre e la salute precaria. Intervistato da Mara Venier a Domenica In per presentare la serie in streaming Vita da Carlo, il celebre attore romano ha raccontato della morte del padre. “Il giorno più triste della mia vita è stato quando mio padre ci ha lasciato. Io stavo girando un film e sono corso in clinica. Nel momento in cui è venuto a mancare io ho preso la sua fede e l’ho messa all’anulare”, ha raccontato Verdone. “Durante il film ‘Benedetta follia’ con la Pastorelli giravamo una scena con il mare mosso. Un’onda mi ha travolto e portato via occhiali di scena e la fede. Sono caduto in depressione, ho chiesto a tutti di aiutarmi e sono arrivate anche alcune persone con i metal detector, ma senza ottenere risultati. Ho comunicato la cosa alla mia famiglia. Dopo una settimana mia figlia mi ha lasciato a casa un pacchetto, dentro c’era una fede uguale a quella scomparsa con scritto ‘Loro da lassù, noi da quaggiù’. Ha voluto lenire il mio dolore. Questo pensiero mi ha ridato il sorriso. È stato bello e mi sono commosso”.
L’interprete di Un sacco bello durante l’intervista ha ricordato anche i problemi di salute che lo hanno afflitto negli ultimi anni, tra cui il dolore perenne alle anche che lo ha portato ad un’operazione chirurgica risolutiva nel 2020 dopo anni di dolori inauditi: “Ho abusato di antidolorifici quando ho avuto qualche problema. Mi sono affidato agli specialisti e sono riuscito a camminare, dopo nove anni di sofferenza”. Infine, al ciliegina, forse, sulla torta: Verdone smette di fumare. O quasi: “Non devo più apparire con questa sigaretta in mano nei film. Sto tentando di diminuire. Adesso fumo meno sigarette. Nel prossimo film non mi ci vedete più con la sigaretta”.