Il Covid, come rilevato dall’Istat a marzo scorso, ha polverizzato in un anno (da marzo 2020 a marzo 2021) la speranza di vita guadagnata in un decennio. Oggi l’Ocse comunica che l’aspettativa di vita della popolazione italiana è calata di 1,2 anni durante la pandemia, da 83,6 anni nel 2019 a 82,4 anni nel 2020.
Al primo novembre, precisa l’organismo internazionale con sede a Parigi, sono stati 4,8 milioni i casi di contagio nel nostro Paese e oltre 132.000 i morti dovuti alla pandemia. Nel rapporto Health at a Glance 2021, pubblicato oggi, si segnala che a livello internazionale l’aspettativa di vita è calata mediamente di 6 mesi. Sempre al primo novembre, nel nostro Paese, risulta completamente vaccinato il 71% della popolazione contro contro una media Ocse del 65%.
La malattia innescata dal virus Sars Cov2 ha avuto “un impatto significativo e negativo sulla salute mentale. In Italia, la prevalenza dei sintomi di depressione è aumentata di tre volte, al 17,3%, a inizio 2020, rispetto all’anno precedente”. In Italia la pandemia ha anche comprensibilmente causato un brusco aumento delle spese sanitarie, passate dall’’8,7% del Pil nel 2019 al 9,7% del Pil nel 2020. Nell’insieme dell’area Ocse, la spesa sanitaria è aumentata mediamente di 0,9 punti nello stesso periodo.