La vicenda è legata ad una indagine del 2018 che verteva su una ipotesi di evasione dalle imposte - Ires e Iva - da circa 1,7 milioni di euro. La difesa: "Risatbilita la verità a distanza di dieci anni dalle ipotesi accusatorie, rimaste prive di riscontro"
Gigi D’Alessio è stato assolto dall’accusa di evasione fiscale. La sentenza è stata emessa dal tribunale monocratico di Roma “perché il fatto non sussiste”. Il giudice ha assolto anche gli altri imputati. Per il cantante la procura aveva chiesto una condanna a 4 anni. In relazione invece a due dei quattro capi di imputazioni l’accusa aveva chiesto il non doversi procedere per intervenuta prescrizione.
La vicenda è legata ad una indagine del 2018 che verteva su una ipotesi di evasione dalle imposte – Ires e Iva – da circa 1,7 milioni di euro. Secondo l’accusa l’artista nel 2010 non avrebbe dichiarato utili per alcuni milioni di euro frodando il fisco. Insieme a D’Alessio erano a giudizio un socio e tre legali rappresentanti che si sono avvicendati nella Ggd Productions srl, società riconducibile al cantante. Le accuse per fatti che risalgono al 2010 sono di occultamento delle scritture contabili.
“La sentenza rende giustizia all’uomo prima che all’artista. Il tribunale di Roma, oggi, ristabilisce la verità a distanza di dieci anni dalle ipotesi accusatorie, rimaste prive di riscontro, riconoscendo la legittimità dell’operato dell’artista, che ha sempre creduto che la giustizia riconoscesse l’assoluta legittimità del suo agire. Il tempo è galantuomo” affermano gli avvocati Pierpaolo Dell’Anno Giuseppe Murone e Gennaro Malinconico