F1 & MotoGp

Motogp, mondiale finito per Marc Marquez: il pilota “vede doppio” dopo la caduta in allenamento. Il post: “Di male in peggio”

Il pilota non si è ripreso dopo la diagnosi di lieve commozione cerebrale del 2 novembre: "Sono momenti piuttosto difficili, sembra che vada di male in peggio"

Il mondiale di Marc Marquez è ufficialmente terminato con due gare di anticipo con la vittoria al Gp di Misano Adriatico, l’ultima gara di Valentino Rossi in Italia. Il dottor Sanchez Dalmau dell’Hospital Clinic di Barcellona ha dichiarato che “il pilota è affetto da diplopia e ha evidenziato una paralisi del quarto nervo destro con interessamento del muscolo obliquo superiore destro”. Quindi il catalano “non parteciperà al Gran Premio di Valencia il prossimo fine settimana né al test Irta di Jerez del 18 e 19 novembre”, ha scritto il team Repsol Honda in una nota. Tutto è iniziato martedì 2 novembre, quando lo spagnolo è stato visitato alla Dexeus Clinic di Barcellona dopo una caduta rimediata in fuoripista con la diagnosi di una lieve commozione cerebrale. L’attenzione del mondo delle moto sulla salute di Marquez si è però alzata dopo che il fratello Alex, anche lui pilota, dopo il Gp portoghese dell’Algarve ha dichiarato: “Non so se Marc sarà a Valencia”.

Il pilota ha riposato nella sua casa di Cervera, ma “ha continuato a sentirsi male e ha sofferto di problemi alla vista, motivo per cui questo lunedì è stato visitato dall’oculista Sanchez Dalmau presso l’Hospital Clínic de Barcelona”, ha scritto ancora nella nota il team Honda. Gli è stata diagnosticata una diplopia (fenomeno per cui l’occhio sdoppia l’immagine), e il pilota ha voluto annunciarlo in prima persona ai suoi fan su Twitter. “Questi sono momenti piuttosto difficili, sembra che vada di male in peggio. Dopo una visita con il Dr. Sanchez Dalmau, è stato confermato che sono vittima di un nuovo episodio di diplopia, come già mi è accaduto nel 2011”, ha raccontato l’otto volte campione del mondo. È arrivata anche la conferma del medico, che si è espresso anche sulla cura: “È stato scelto un trattamento conservativo con aggiornamenti periodici da seguire con l’evoluzione clinica”.