Il caso era stato archiviato, ma ora la procura di Milano ha chiesto gli atti. Dopo la denuncia della coppia i carabinieri hanno perquisito la casa di Confalonieri e sequestrano lo scontrino dell’acquisto di benzodiazepine, sex toys e sul cellulare contatti con alcuni spacciatori
Omar Confalonieri, l’agente immobiliare arrestato a Milano per aver stordito una coppia con benzodiazepine per poi abusare della donna, potrebbe aver agito anche a Bergamo. C’è un caso sospetto di una giovane narcotizzata e poi violentata nel ‘curriculum’ criminale dell’uomo già condannato per lo stesso reato e riabilitato dopo un percorso di recupero. Gli atti del procedimento, che è stato però archiviato, sono stati chiesti oggi dal pm di Milano Alessia Menegazzo e dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella ai colleghi bergamaschi. Gli inquirenti milanesi, inoltre, stanno ricostruendo tutti i contatti dell’uomo per accertare se ci siano altre le vittime, oltre a quella per cui è stato condannato a Monza e alle due ragazze che si sono presentate agli investigatori.
L’uomo, che sarà interrogato lunedì dal giudice per le indagini preliminare, deve rispondere di una lunga serie di reati: violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali aggravate. Dopo aver messo la droga negli spritz offerti alla coppia, si è offerto di accompagnare l’uomo e la donna fino alla macchina. Per le successive sei ore, l’uomo è rimasto nella loro casa. Confalonieri aveva due borse di abiti femminili utilizzati per vestire la vittima. Uno stupro pianificato e premeditato visto che stando alle indagini aveva comprato la droga il giorno prima dell’incontro e prima di andare nel bar dove sono stati offerti i drink.
I due, che dovevano acquistare un box, sono stati ritrovati dai parenti, a letto, ancora storditi, e la loro bimba piccola. Gli esami in ospedale hanno poi confermato l’utilizzo della droga dello stupro. Le telecamere sul balcone hanno ripreso quello che è accaduto. Dopo la denuncia i carabinieri hanno perquisito la casa di Confalonieri e sequestrano lo scontrino dell’acquisto di benzodiazepine, sex toys e sul cellulare contatti con alcuni spacciatori. Le indagini proseguono perché gli inquirenti temono che le vittime possano essere tante.