di Giuliano Checchi

Sono sempre soddisfatto quando si scoprono e si identificano i percettori abusivi del Reddito di Cittadinanza. La considero una bella notizia, perché significa che dei controlli vengono fatti, e che, almeno in buona parte, si rivelano efficaci. Ovviamente, a chi odia il RdC per principio o per partito preso, è inutile spiegare che non avrebbe senso abolire il trasporto pubblico per colpa della moltitudine di furbetti che non pagano il biglietto. Come è inutile spiegare, che se fossero davvero persone “di principio”, dovrebbero chiedere l’abolizione di tutto il welfare… pensioni di invalidità per via dei falsi invalidi, e così via.

Perché prendersela solo con il RdC? Dopotutto non è un Made in Italy, ce l’hanno in tutta Europa. Il Made in Italy, semmai, sono altre cose. Ad esempio tutti gli scudi e i condoni fiscali che si sono succeduti in tanti anni. Oltre alle sconfinate comprensione e indulgenza di cui hanno sempre goduto gli evasori fiscali. Grandi e meno grandi.

Si fanno controlli che smascherano evasori ed evasioni milionarie? “Giustizialismo! Manettari! Stato di Polizia Tributaria! E comunque la pressione fiscale è disumana!”. Si scoprono abusivi del RdC? “Il RdC è uno spreco e un furto di risorse pubbliche! E’ divanismo! E’ regressione culturale!”. Certo, se a dirlo sono i politicanti centrodestrorsi si può capire. Cose come condoni e scudi fiscali sono la loro materia prima. Dispiace quando a dire certe cose sono persone che vengono derubate dall’evasione fiscale. Gli fanno credere che i ladri sono quelli che introducono il RdC, e loro ci credono.

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