Nuovo record di morti da Covid 19 in Russia: nelle ultime 24 ore hanno perso la vita 1211 persone, in aumento rispetto ai 1.164 del giorno prima e a livello più alto mai raggiunto da inizio pandemia. Lo riporta l’agenzia Tass, che in base ai dati prodotti dal centro operativo anti-Coronavirus stima siano ormai arrivati oltre 244mila i decessi nelle federazione guidata da Vladimir Putin. In lieve calo i contagi, che nell’ultimo bollettino giornaliero si sono attestati a 39.160 contro il precedente dato di 41.335.
A spingere verso l’alto la curva epidemica del Paese di 186 milioni di abitanti continuano a essere le due città più popolose, Mosca e San Pietroburgo. In entrambe, già da due settimane sono stati introdotti lock-down parziali che prevedono la chiusura di alcune attività come bar e ristoranti e l’obbligo di green pass per l’accesso ad altre. Una misura cui, a livello nazionale, si è poi aggiunto anche il provvedimento con cui il governo ha imposto la sospensione dal lavoro per sette giorni con congedo retribuito per tutti i dipendenti non essenziali.
La Russia sta combattendo un nuovo picco pandemico ormai da una mese. Fino ad ora a favorire la diffusione del Virus erano stati per lo più il basso livello di immunizzazione, con solo nella un terzo della popolazione pienamente immunizzata, e l’elevato grado di scetticismo verso i vaccini. Di recente, però, un nuovo allarme è stato lanciato dall’autorevole infettivologo Yevgeny Timakov, che ha reso noto un preoccupante aumento delle infezioni tra i bambini, nei quali i casi di malattia sono raddoppiati da quando il ceppo Delta è divenuto dominante. “Da metà estate, quando la variante è apparsa in Russia, abbiamo constatato che i bambini, anche i neonati, si infettano decine di volte più spesso di prima”, ha detto a Rossiya-24 l’esperto. Che ha aggiunto: “Se tutti i membri della famiglia del bambino contraggono la malattia, il piccolo la contrarrà con una certezza dell’80-90%”.