Politica

Sondaggi, il Pd sorpassa Fratelli d’Italia anche secondo l’istituto Swg. Il centrodestra arretra, ma resta davanti di 3 punti a Pd-M5s-sinistra

I dati per il TgLa7 - L'istituto triestino è il settimo in un mese che dà i dem prima forza. Ma i primi 4 partiti restano tutti molto vicini. Astensione e indecisi rappresentano il 40 per cento. Si rianima Italia Viva

Il Pd sorpassa Fratelli d’Italia, il centrodestra arretra. Emerge dall’ultimo sondaggio di Swg per il TgLa7. Forse è l’effetto del governo di unità nazionale, forse l’onda lunga delle elezioni comunali o ancora magari c’entrano astensione e indecisione che sono sempre molto alte (complessivamente intorno al 40 per cento). Fatto sta che il quadro del consenso delle forze politiche sta cambiando settimana dopo settimana. Swg, come sottolinea Bidimedia su Twitter, è il settimo istituto nell’ultimo mese che dà primo il Partito democratico. Gli altri sono Index Research, Piepoli, Ipsos e la stessa Bidimedia. Tre istituti di sondaggio danno in vantaggio Fdi (Termometro Politico, Noto Sondaggi e Emg-Acqua) secondo altri due le due forze politiche sono in parità, mentre per Lab21 il primo partito al momento è la Lega. Questa differenza è dovuta al fatto che i primi 4 partiti sono tutti molto ravvicinati (al ribasso).

Nei sondaggi Swg di lunedì, dunque, il Pd guadagna quasi mezzo punto in una settimana e raggiunge il 20,5 per cento, sorpassando Fratelli d’Italia che paga la flessione dello 0,3 e si ferma al 20 netto. Cala di poco anche la Lega (-0,2) che perde contatto anche con la quota del 19 per cento. Chiude il quartetto il M5s che è quasi stabile, al 16,4. Arretra leggermente anche Forza Italia che è al 7, seguita da Azione di Carlo Calenda che è sempre allineata sul 4 per cento. Sotto la soglia di sbarramento, secondo l’istituto triestino, tutti gli altri partiti più piccoli: al 2,3 ci sono Europa Verde (in lieve crescita) e Articolo 1 (in leggera discesa), poi Sinistra Italiana al 2,2, Italia Viva al 2,1 (il partito renziano si rianima, come già indicato anche da altri istituti), +Europa all’1,9 e Coraggio Italia di Giovanni Toti e Luigi Brugnaro all’1. Gli elettori che non si esprimono sono il 40 per cento.

Con queste cifre il centrodestra sarebbe ancora in vantaggio con il 46,8 per cento (i tre partiti maggiori più Coraggio Italia), ma sarebbe riavvicinato dal centrosinistra inteso come l’unione di Pd, M5s e delle forze a sinistra. Da questo schema sono esclusi Italia Viva e Azione.