Diritti

Violenza sulle donne, al via il Reddito di libertà: dall’Inps fino a 400 euro alle vittime. La ministra Bonetti: “Una misura importante”

Lo strumento è rivolto a tutte coloro che sono seguite dai Centri antiviolenza nella fuoriuscita da situazioni di abusi e vessazioni e mira a favorirne autonomia abitativa e personale. È però incompatibile con il Reddito di cittadinanza. Per il 2021 stanziato un fondo da 3 milioni di euro

Al via un nuovo strumento per favorire l’autonomia e l’emancipazione femminile. Il 9 novembre è stata infatti pubblicata sul sito dell’Inps la circolare che istituisce il fondo destinato a erogare il cosiddetto Reddito di libertà. Si tratta di un contributo riconosciuto dall’ente pensionistico alle donne rimaste vittime di violenza e che si trovano in condizione di vulnerabilità o povertà. Il sussidio, introdotto dal decreto-legge 19 maggio 2020 e disciplinato con un Dpcm a firma del ministro per le Pari Opportunità Elena Bonetti, è supportato da uno stanziamento di 3 milioni di euro per il 2021 e prevede un’erogazione massima di 400 euro in un’unica soluzione per un periodo di tempo fino a 12 mesi.

Come si legge sul sito dell’ente pensionistico, lo strumento è rivolto nel dettaglio a tutte le donne che sono seguite dai Centri antiviolenza nei percorsi di fuoriuscita da situazioni di abusi e vessazioni e si pone l’obiettivo di favorirne l’autonomia abitativa e personale, nonché il percorso scolastico e formativo di eventuali figli e figlie minori, anche nell’ottica di contribuire al rilancio economico del Paese dopo la crisi causata dalla pandemia di Covid-19. È però incompatibile con altre forme di sussidio, circostanza che impedisce per esempio a chi già è percettore del Reddito di cittadinanza di farne richiesta. Per facilitare la presentazione telematica delle domande, è stata predisposta una specifica piattaforma di collegamento con i Comuni italiani che permetterà di inoltrare l’istanza redatta dalle interessate.

“Una misura di straordinaria importanza, che aiuta le donne vittime di violenza a intraprendere un percorso concreto di riappropriazione della propria libertà e della propria autonomia, una prospettiva di salvezza e di speranza”. Queste la parole con cui Bonetti ha commentato la misura, introdotta grazie a un emendamento a prima firma della deputata di Italia Viva Lucia Annibali. “Il Reddito di libertà fa parte degli strumenti messi in campo nell’ambito del nuovo piano nazionale di contrasto alla violenza maschile contro le donne, nell’asse di promozione dell’autonomia e del protagonismo”, ha detto ancora Bonetti. Che ha aggiunto: “Le donne non soltanto devono essere sostenute nella fase di denuncia ma sapere che non saranno lasciate sole e che per combattere la violenza economica mettiamo in campo anche misure di sostegno e di investimento come il reddito di libertà e il microcredito di libertà“.

La fondazione del Fatto quotidiano, insieme alla onlus Trama di Terre finanzia borse di autonomia per sostenere donne sopravvissute alla violenza. Visita il sito è scopri come aiutarci: clicca qui