Dopo i paesi scandinavi e la Francia anche la Germania sconsiglia l’uso del vaccino Moderna negli under 30 raccomandando l’uso dell’altro vaccino a Rna messaggero, quello Pfizer Biontech. La commissione tedesca specializzata sui vaccini Stiko consiglia alle persone sotto i 30 anni di immunizzarsi soltanto con Biontech-Pfizer. Stando agli esperti di questa Commissione indipendente, che generalmente adotta una linea più cauta rispetto al governo tedesco, nei giovani sotto i 30 anni, maschi e femmine, sono stati osservati più casi di pericardite e infiammazioni dei muscoli cardiaci dopo la somministrazione di Spikevax.
La decisione francese è arrivata attraverso l’autorità sanitaria basata su uno studio focalizzato su persone tra i 12 e 50 anni ricoverate in Francia tra il 15 maggio e 31 agosto per miocardite ossia l’infiammazione del miocardio, il principale muscolo del cuore e per pericardite – infiammazione del pericardio, la membrana che circonda il cuore. In tutto sono stati identificati 919 casi di miocardite e 917 casi di pericardite. Non sono comunque stati segnalati decessi tra le persone ricoverate in ospedale dopo la vaccinazione per queste condizioni. I ricercatori hanno concluso che “… il numero di casi attribuibili ai vaccini appare poco frequente in relazione al numero di dosi somministrate. Questo studio conferma anche l’esito clinico favorevole dei casi di miocardite e pericardite dopo la vaccinazione”.
A inizio ottobre anche la Svezia ha sospeso l’uso del vaccino Moderna contro il Covid-19 per le persone sotto i 30 anni d’età per precauzione. L’agenzia di salute pubblica aveva dichiarato che la sospensione è legata a “segnali di accresciuto rischio di effetti collaterali, come infiammazione del muscolo cardiaco o pericardio. Il rischio di essere colpiti è molto basso”. Anche la Danimarca ha nel frattempo riferito che le persone al di sotto dei 18 anni non riceveranno più il vaccino a Rna sviluppato negli Usa per precauzione. I dati preliminari dello studio sono stati inviati all’Agenzia europea per i medicinali e saranno valutati. Uno stop precauzionale che arrivava in contemporanea alla pubblicazione di tres studi: uno su Jama e gli altri due su The New England of Medicine in cui si analizzano i dati e si sottolinea la rarità dei casi.