Botta e risposta concitato a “Otto e mezzo” (La7) tra il filosofo Massimo Cacciari e la conduttrice della trasmissione, Lilli Gruber, sulle note posizioni critiche dell’ex sindaco di Venezia in merito al green pass.
Cacciari accusa l’informazione mainstream di “parzialità”: “Ci vuole un database sui vaccinati. Chi è che ci informa? Io mi sto informando navigando sul web dalla mattina alla sera. E ricevo decine e decine di messaggi da parte di immunologi e di scienziati che mi chiedono di parlarne in tv. Ma questo non è il mio mestiere”.
Dissente l’ex sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa: “Ma non è vero, tutte le sere c’è qualcuno che parla”.

Cacciari ha un moto di stizza e interviene Lilli Gruber: “È vero che anche io non invito mai i no vax”.
E il filosofo sbotta: “Ma non c’entrano niente i no vax. Ma basta! Io non sto parlando di no vax, ma di immunologi, come il professor emerito dell’Università di Nottingham, che è critico sul vaccinare i bambini”.
“Però stanno aumentando i contagi tra i bambini”, replica la giornalista.
“Ma se vuole parlare lei, parli lei – insorge Cacciari – Perché mi invita? Mi ha fatto una domanda? Allora si risponda lei. Io sono tranquillissimo, sa? Mica ho bisogno di venire a La7. Se fa una domanda e si risponde lei, vada avanti così. Sono anche arcistufo di parlare di questo argomento e di questo nebbione del covid, dove non si parla più del Recovery Plan, dell’inflazione che riparte, dell’occupazione dei giovani, della scuola e dell’università”.

Lo scontro si ripete con il giornalista Luca Telese, che ammonisce il filosofo: “A me dispiace che il professor Cacciari dia copertura intellettuale a uno stuolo di matti che non si vogliono vaccinare”.
“Ma roba da matti – si inalbera Cacciari – Basta, non parlo più. Bene, saluti. Ho finito“.
Interviene la conduttrice per placare la tensione palpabile di Cacciari, che ribadisce: “Io faccio il mio mestiere, che è quello di uno che pensa criticamente, che non va con la corrente, che non va coi luoghi comuni e col mainstream. So benissimo che il vaccino serve, ma ci sono tutti gli interrogativi e i dubbi che sono posti da me, come da molti altri scienziati tacitati. Punto. Dopodiché, fine dei giochi. Non discuto più sull’argomento”.

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