Passa al Senato la fiducia chiesta dal governo sulla conversione in legge dell’ultimo decreto green pass, approvata con 199 voti favorevoli e 38 contrari. Il provvedimento, varato dall’esecutivo il 21 settembre scorso, disciplina le modalità per estendere l’obbligo della certificazione vaccinale nei luoghi di lavoro del settore pubblico e privato e verrà ora trasmesso alla Camera per la conversione definitiva. Alla votazione erano assenti 29 eletti della Lega, tra cui il segretario Matteo Salvini: in 13 risultavano in missione e quindi giustificati. “Io sono a casa mia e non ho votato nessuna fiducia!”, ha annunciato su Twitter il senatore Alberto Bagnai.
Io sono a casa mia e non ho votato nessuna fiducia! pic.twitter.com/58tGQ6ZAB6
— Alberto Bagnai (@AlbertoBagnai) November 10, 2021
Il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà ha sostituito gli 11 articoli del decreto con un unico maxi-emendamento che recepisce tutte le modifiche approvate dalla commissione Affari costituzionali. Tra le novità c’è la possibilità per i lavoratori del settore privato di consegnare al proprio datore di lavoro una copia del pass: così facendo, “sono esonerati dai controlli” per tutta la durata della validità della certificazione vaccinale. L’emendamento del Pd (prima firmataria la senatrice Valeria Fedeli) è stato condiviso da gran parte dei gruppi di maggioranza e sottoscritto da senatori di Forza Italia, Italia viva e Lega.