Un’altra spaccatura, sempre sullo stesso terreno minato: la giustizia e in particolare sulle intercettazioni. Su due ordini del giorno di Fratelli d’Italia al decreto proroghe in discussione alla Camera, infatti, l’intero centrodestra e Italia Viva hanno votato a favore, con il Movimento 5 stelle, il Pd e Leu che hanno votato contro. Non è bastato visto che i due odg del partito di Giorgia Meloni sono stati approvati: le due votazioni sono state seguite da un applauso proveniente dai banchi del centrodestra.
I due ordini del giorno, a prima firma di Carolina Varchi e Ciro Maschio, prendono spunto da una relazione del Copasir in base alla quale molti Tribunali non hanno inviato alla Corte dei conti la documentazione necessaria per giustificare le spese per il noleggio di apparecchiature per le intercettazioni. I due documenti di indirizzo impegnano il governo a intervenire per evitare il ripetersi di questa situazione. Il centrodestra si è compattato sul testo di Fdi, e ai loro voti favorevoli si sono aggiunti quelli dei renziani, risultando in entrambe i casi in numero maggiore dei voti contrari di M5s, Pd e Leu.
Su entrambi gli ordini del giorno tuttavia il governo si era rimesso all’Aula, mentre su un nuovo testo, sempre di Fdi, aveva dato parere contrario: se si fosse ripetuto lo schieramento precedente, l’ordine del giorno (a prima firma di Riccardo Zucconi) sarebbe stato approvato mandando “sotto” l’esecutivo. E’ intervenuta quindi la capogruppo del Pd Debora Serracchiani che ha chiesto una sospensione anche per esaminare altri ordini del giorno accantonati, su cui il governo doveva esprimersi. ù
Fratelli d’Italia ha dunque presentato un nuovo ordine del giorno sull’utilizzo dei cosiddetti trojan nelle inchieste giudiziarie. A quel punto, però, Forza Italia e Lega si sono astenuti: una decisione che ha praticamente salvato il governo, che aveva dato parere negativo all’odg di Fdi. Sono i numeri a certificarlo, perché alla fine i voti favorevoli sono stati solo 55, quelli di Fratelli d’Italia e Italia viva, mentre quelli contrari 186. Ma gli astenuti in totale sono 157, dunque decisivi.