La comica romana su Italia 1: "Il mio ragazzo mi dice di non dargli peso e che questa gente non si merita il mio tempo. Ha ragione. Ma io ci sto male. Non vorrei leggere quelle cose. Ma non resisto, rosico". Poi rivela: "Ho trovato la mia soluzione in uno di questi commenti. Ecco qual è"
Accanto a Nicola Savino, durante la puntata de Le Iene andata in onda ieri 9 novembre, Michela Giraud è stata la protagonista di un monologo sugli haters e sul body-shaming. L’attrice comica, tra le protagoniste di Lol – Chi ride è fuori, ha esordito: “Ma quanto sono amata? Specie sui social. Mi scrivono delle cose bellissime tipo: sei grassa, sei volgare, fai comicità per casalinghe. Io non sapevo neanche fosse un’offesa”. Poi ha spiegato: “Il mio ragazzo mi dice di non dargli peso e che questa gente non si merita il mio tempo. Ha ragione. Ma io ci sto male. Non vorrei leggere quelle cose. Ma non resisto, rosico. Io mi siedo a pensare a una risposta arguta che possa mostrare la mia superiorità intellettuale, quando invece sto solo rosicando”.
E ancora ha raccontato: “Poi mi dicono ‘ma fattela una risata, sei una comica, alla fine che ti hanno detto’. Ognuno però ha la sua storia e la sua sensibilità. Io ho trovato la mia soluzione in uno di questi commenti. Quando mi hanno scritto ‘fai schifo’, ho pensato ‘e anche se fosse? e quindi?’, così a quel commento ho messo un bel like: una delle cose più liberatorie che mi siano mai capitate nella vita. Mi son detta ‘oh è vero, io faccio proprio schifo, ma quanto è bello fare schifo?‘”. Infine ha concluso: “È una libertà incredibile. In un’epoca in cui tutti vogliamo essere migliori e tutti siamo prigionieri dello sguardo degli altri, darci la possibilità di fare schifo è un atto rivoluzionario. Fare schifo è un diritto ed è un diritto che rivendico con orgoglio. Da oggi, quindi, ringrazio i miei haters e tutte le loro splendide verità. Quando mi dicono che faccio schifo, che sono grassa, che sono volgare e che non faccio ridere io rispondo sì, avete ragione, faccio schifo ma ho anche dei difetti“. Applausi in studio.