È tornata al lavoro la dottoressa denunciata perché finto di vaccinare alcuni pazienti nell’hub vaccinale di Lurate Caccivio (Como). Un rientro – come riporta la Provincia di Como – tra lo sconcerto dei pazienti. La dottoressa nei giorni scorsi è stata denunciata alla Procura della Repubblica per aver finto di somministrare il vaccino a persone che poi ottenevano il Green pass. La denuncia è partita dalla cooperativa di medici che si occupa della gestione dell’hub e della somministrazione vaccinale: da quanto si è appreso la dottoressa, estranea alla cooperativa, si era proposta di vaccinare un gruppo di pazienti fragili da lei seguiti, che arrivavano da diverse parti della Lombardia. No vax, questa l’ipotesi, che erano d’accordo con il medico per evitare l’iniezione e ottenere illecitamente la certificazione.

Ottenuto il nullaosta da Ats Insubria e le credenziali necessarie, il medico si è presentato con la lista di una ventina di persone da vaccinare. Nei giorni scorsi avrebbe dovuto somministrare delle seconde dosi, ma il suo atteggiamento ha insospettito i colleghi, che l’hanno osservata e chiesto l’intervento dei carabinieri, che hanno interrotto la sua attività. In pratica, la dottoressa fingeva di fare il vaccino iniettando la dose, già nella fiala, nel cotone idrofilo. Quando il medico responsabile della cooperativa si è poi messo al posto della dottoressa per proseguire la vaccinazioni, i pazienti prenotati si sono allontanati. Il sospetto è che dietro vi fosse un’organizzazione mirata ad ottenere fraudolentemente i Green pass: saranno le indagini ora a chiarire se il sospetto è fondato.

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