L’Unione europea “sollecita le autorità italiana ad attuare il più presto possibile ” la decisione del Consiglio di Stato sulle concessioni ai balneari e “rimarca l’urgenza dell’intervento per una crescita e uno sviluppo sostenibile dell’intero settore turistico, in linea con la lettera di richiamo formale del dicembre 2020”. E’ quanto sottolinea all’agenzia Ansa un portavoce della commissione Ue in merito alla sentenza sulla durata della proroga delle concessioni che non potrà andare oltre il 2023. “L’ Ue accoglie la decisione, che conferma come l’estensione delle concessioni ai balneari al 2033 violerebbe il diritto europeo”, spiega il portavoce.
“Questa violazione crea incertezza legale per i servizi turistici balneari, scoraggia investimenti in un settore chiave per l’economia italiana e che è stato già duramente colpiti dalla crisi pandemica e crea potenziali perdite nelle entrate statali dell’Italia“, spiega la portavoce europea rimarcando la necessità “di una riforma basata sui principi della trasparenza e della non discriminazione”.
“E’ fin troppo chiaro e lampante che dietro c’è un disegno diretto da un abile regista per toglierci le concessioni balneari. Con tutti i drammi che ci sono in questo momento in Italia e in Europa, tra Covid e il resto, sembra che il problema principale siano i balneari… E’ evidente che qualcuno, con un potere economico non indifferente, si vuole impossessare di un bene strategico come le nostre coste italiane”, ha detto Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria.
Il governo ha spiegato di non aver inserito la questione delle spiagge nel Dl concorrenza proprio per attendere la decisione del Consiglio di Stato. Il sistema italiano delle concessioni balneari è sotto accusa dal 2009: nel 2016 l’Italia è stata condannata per il mancato rispetto delle norme Ue e due anni dopo il governo Conte 1 ha ulteriormente prorogato le autorizzazioni vigenti fino al 2033. La questione ha creato anche alcuni problemi nella presentazione del Recovery plan: le spiagge non sono mai nominate ed è dovuto intervenire Mario Draghi che ha garantito personalmente con la commissaria Ursula von der Leyern ci sarà un intervento del governo.
Economia & Lobby
Balneari, la Commissione Ue invita il governo ad agire il prima possibile per ridefinire le concessioni sulle spiagge
Il sistema italiano delle concessioni balneari è sotto accusa dal 2009: nel 2016 l’Italia è stata condannata per il mancato rispetto delle norme Ue e due anni dopo il governo Conte 1 ha ulteriormente prorogato le autorizzazioni vigenti fino al 2033
L’Unione europea “sollecita le autorità italiana ad attuare il più presto possibile ” la decisione del Consiglio di Stato sulle concessioni ai balneari e “rimarca l’urgenza dell’intervento per una crescita e uno sviluppo sostenibile dell’intero settore turistico, in linea con la lettera di richiamo formale del dicembre 2020”. E’ quanto sottolinea all’agenzia Ansa un portavoce della commissione Ue in merito alla sentenza sulla durata della proroga delle concessioni che non potrà andare oltre il 2023. “L’ Ue accoglie la decisione, che conferma come l’estensione delle concessioni ai balneari al 2033 violerebbe il diritto europeo”, spiega il portavoce.
“Questa violazione crea incertezza legale per i servizi turistici balneari, scoraggia investimenti in un settore chiave per l’economia italiana e che è stato già duramente colpiti dalla crisi pandemica e crea potenziali perdite nelle entrate statali dell’Italia“, spiega la portavoce europea rimarcando la necessità “di una riforma basata sui principi della trasparenza e della non discriminazione”.
“E’ fin troppo chiaro e lampante che dietro c’è un disegno diretto da un abile regista per toglierci le concessioni balneari. Con tutti i drammi che ci sono in questo momento in Italia e in Europa, tra Covid e il resto, sembra che il problema principale siano i balneari… E’ evidente che qualcuno, con un potere economico non indifferente, si vuole impossessare di un bene strategico come le nostre coste italiane”, ha detto Fabrizio Licordari, presidente di Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria.
Il governo ha spiegato di non aver inserito la questione delle spiagge nel Dl concorrenza proprio per attendere la decisione del Consiglio di Stato. Il sistema italiano delle concessioni balneari è sotto accusa dal 2009: nel 2016 l’Italia è stata condannata per il mancato rispetto delle norme Ue e due anni dopo il governo Conte 1 ha ulteriormente prorogato le autorizzazioni vigenti fino al 2033. La questione ha creato anche alcuni problemi nella presentazione del Recovery plan: le spiagge non sono mai nominate ed è dovuto intervenire Mario Draghi che ha garantito personalmente con la commissaria Ursula von der Leyern ci sarà un intervento del governo.
Articolo Precedente
Astrazeneca, stop ai vaccini Covid venduti al prezzo di costo. “La pandemia è finita ora la malattia è in fase endemica”
Articolo Successivo
Trimestre chiuso in positivo: a Mps ha fatto gioco presentare bilanci migliori ad Unicredit?
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Romania, l’aspirante presidente Georgescu fermato dalla polizia mentre va a depositare gli atti della candidatura. Al primo turno (annullato) aveva vinto
Mondo
Lavrov contro il piano di Macron e Starmer: “No all’opzione delle forze di pace. Gli europei incitano l’Ucraina a continuare il conflitto”
Economia & Lobby
Bruxelles affossa le speranze del ministro Pichetto: “Mai più gas russo”. Ma la partita è aperta
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "La vergogna dei centri per migranti in Albania si arricchisce giorno dopo giorno di altre perle. Non solo violano le leggi e le convenzioni internazionali; non solo sono uno sperpero ingente di risorse dei contribuenti; non solo restano sostanzialmente chiusi o tramutati in canili; oggi scopriamo, grazie ad una denuncia del sindacato Silp-Cgil, che i poliziotti italiani impegnati nella vigilanza non ricevono neanche il giusto compenso per la loro attività. Ritardi sui pagamenti degli straordinari, ma anche sulle altre voci della busta paga". Così il deputato democratico, Matteo Mauri, responsabile Sicurezza del Partito Democratico.
"Per il trattamento di missione all'estero, ad esempio, hanno ricevuto solo un acconto dall’agosto 2024 e nulla più. Si tratta di un trattamento inaccettabile per un personale che si è trovato senza colpa anche al centro di polemiche mediatiche proprio per la condizione di sostanziale inutilità della presenza in Albania. Il governo intervenga subito per mettere fine a questa doppia beffa e, soprattutto, faccia marcia indietro su un’operazione inutile, costosa e disumana”.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - Il seguito dell'esame della mozione sfiducia al ministro della Giustizia Carlo Nordio alla Camera si svolgerà martedì 4 marzo se conclusi i precedenti Odg, altrimenti giovedì 13 marzo. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - "Due anni fa, nelle acque di Cutro, si consumava una delle più tragiche stragi di migranti nel Mediterraneo. Un’imbarcazione salpata dalla Turchia con oltre 180 persone a bordo, si è trasformata in una bara per almeno 94 di loro, tra cui donne e bambini. Una tragedia annunciata, che avrebbe potuto e dovuto essere evitata. Su questa strage pesa una responsabilità politica chiara". Così Angelo Bonelli parlamentare di Avs in una nota.
"Il governo di Giorgia Meloni, che dopo la tragedia si recò a Cutro per promettere che avrebbe inseguito gli scafisti 'lungo tutto il globo terracqueo', non ha mai fatto luce sulle scelte e sulle omissioni che hanno portato a quel naufragio. Perché l’allarme lanciato da Frontex non è stato accolto con la tempestività necessaria? Perché si è lasciata quella barca in balia delle onde, senza un intervento di soccorso adeguato? A due anni di distanza, il governo continua con la sua politica repressiva e propagandistica sull'immigrazione, senza affrontare le cause profonde delle migrazioni né garantire i salvataggi in mare. Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi, con il suo linguaggio disumano – definendo le vittime un 'carico residuale' – ha incarnato la cinica indifferenza con cui questo esecutivo ha trattato la vicenda".
"Ma l’ipocrisia del governo Meloni non si ferma qui. Dopo aver promesso di dare la caccia agli scafisti, ha permesso che Mohammed Almasri – accusato dalla Corte penale internazionale di crimini contro l'umanità e crimini di guerra, ritenuto responsabile di omicidi, violenze sessuali e torture nella prigione di Mitiga a Tripoli, dove migliaia di migranti vengono rinchiusi e torturati – fosse scortato in Libia con un aereo di Stato. Un gesto che rivela, ancora una volta, la complicità del governo italiano con le milizie libiche responsabili di abusi indicibili nei confronti di uomini, donne e bambini che cercano di fuggire dall’inferno. La premier Meloni deve rispondere alla famiglie delle 94 vittime: perché non sono partiti mezzi adeguati che avrebbero potuto mettere in sicurezza l'imbarcazione sulla quale viaggiavano i migranti? Perché non è partita la Guardia costiera?. Oggi come allora chiediamo verità e giustizia per le vittime di Cutro e per i 30 mila migranti morti nel Mediterraneo in 10 anni: 1.452 (tra morti e dispersi) solo nel 2024", conclude Bonelli.
Roma, 26 feb (Adnkronos) - In vista della giornata della donna dell'8 marzo, la seduta del Question time della Camera di mercoledì 5 marzo sarà dedicata alla condizione socio economica femminile. Lo ha stabilito la Conferenza dei capigruppo di Montecitorio.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - “Questa mattina abbiamo parlato di maggiori controlli sulle partecipazioni societarie. Chiederemo garanzie reali. Io Federazione voglio esprimere, lo stiamo verificando sul piano legale, anche il mio consenso al passaggio delle quote, così come avviene nel caso delle fusioni. Vogliamo approvare il passaggio. Chiaramente avrà un impatto sulle norme del codice civile e se questo non è consentito in termine di autorizzazione, chiederemo le garanzie dovute”. Lo ha detto il presidente della Figc Gabriele Gravina nella conferenza stampa al termine del Consiglio.
Roma, 26 feb (Adnkronos) - Le comunicazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni in Parlamento in vista del Consiglio europeo si terranno il prossimo 18 marzo in Senato, con consegna del discorso alla Camera alle 15,30, e il 19 marzo dalle 9.30 a Montecitorio. E' quanto emerso dalla capigruppo di Montecitorio.
Roma, 26 feb. (Adnkronos) - “Azione chiede che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni venga immediatamente in Aula per un’informativa urgente sul vertice di Londra, che avrà al centro il riarmo e la difesa comune tra Regno Unito ed Europa”. Lo ha chiesto Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, in occasione della conferenza dei capigruppo.
“Dopo il vertice di Parigi, a cui la premier ha partecipato, il prossimo incontro a Londra segna un passaggio cruciale per il futuro della sicurezza europea. Se il Parlamento ha terminato le discussioni su borsette, Twiga, Billionaire e vari altri minima immoralia sarebbe tempo di affrontare le questioni che ridefiniranno l’assetto dell’Occidente per i prossimi 50 anni".
"Il mondo sta cambiando a una velocità tale che l’inerzia non è più un’opzione: le aperture di Trump a Putin rischiano di mettere l’Europa nell’angolo e di costruire una pace sulle spalle degli ucraini. L’Europa deve scongiurare questo scenario e dotarsi di una strategia chiara per la liberazione dei territori ucraini e per il futuro della propria sicurezza. La difesa comune europea non è più un’idea astratta, è una necessità: l’Europa non può più permettersi di restare spettatrice delle mosse delle altre superpotenze - ha concluso il capogruppo di Azione”.