Continua ad aumentare l’incidenza settimanale del Covid-19 a livello nazionale: 78 casi ogni 100mila abitanti nel periodo 5-11 novembre, contro i 53 ogni 100mila abitanti della settimana precedente. Sale anche l’indice di trasmissibilità: nel periodo 20 ottobre-2 novembre, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è salito a 1,21 (range 1,08 – 1,31) dall’1,15 della settimana precedente (valori superiori a 1 indicano un’epidemia in espansione). Sono i dati del nuovo monitoraggio settimanale di ministero della Salute e Istituto superiore di Sanità, che comunicano – inoltre – la crescita del tasso di occupazione dei posti letto ospedalieri per Covid-19: quello nei reparti di terapia intensiva è al 4,4% all’11 novembre, contro il 4,0% del 4 novembre. La percentuale di occupazione nei reparti ordinari sale invece al 6,1% (dato 11 novembre) dal 5,3% del 28 ottobre. Entrambi i valori sono comunque lontani dalle soglie di allerta, fissate rispettivamente al 10% e al 15%.
Per quanto riguarda l’indice di rischio territoriale, sono venti le Regioni e Province autonome classificate a rischio moderato, mentre solo la Calabria è considerata a rischio basso. Il Friuli-Venezia Giulia, però, è ad alta probabilità di progressione verso il rischio alto. La scorsa settimana, invece, tutte le Regioni e Province autonome erano a rischio moderato. Undici regioni riportano un’allerta di resilienza territoriale, nessuna ne riporta più di una. Secondo il monitoraggio, è in forte aumento il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (11.001 vs 8.326 della settimana precedente), mentre la percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (34% vs 35% la scorsa settimana). In aumento anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (48% vs 47%), mentre rimane stabile al 18% quella dei casi diagnosticati attraverso attività di screening.