Aspettando la zero emissioni DS presenta il suo quarto modello nel segmento C premium, la DS 4, con tre motorizzazioni: il benzina PureTech da 130 e 180 Vv, il diesel Blue HDi da 130 Cv e la versione ibrida plug-in E-Tense 225, tutte disponibili solo con cambio automatico EAT8. Si tratta di un suv compatto che, dall’apertura degli ordini a giugno, ha già raccolto 360 contratti, dei quali 150 sono destinati proprio alla ricaricabile E-Tense che è spinta dal quattro cilindri PureTech da 180 Cv, abbinato ad un motore elettrico da 110 Cv con una batteria di 12,4 kWh che garantisce 55 km di autonomia in elettrico.

Tre alimentazioni per un’auto che ha anche tre anime e ad ognuna corrisponde un design che la caratterizza sia dentro che fuori. DS 4, l’elegante, che avrà quattro allestimenti: Business, Trocadero, Rivoli e l’edizione limitata di lancio La Première. Ci sarà poi la DS 4 Performance Line, la sportiva, disponibile nelle versioni Performance Line e Performance Line + mentre per la DS 4 Cross, l’avventurosa, ci saranno la Trocadero Cross e la Rivoli Cross.

Tre anche gli elementi che accomunano tutti modelli: il design carismatico, la tecnologia e l’artigianalità francese. Lunga 4,4 metri, larga 1,83 e alta 1,47, con un look di grande impatto, ispirato dal concept Aero Sport Lounge. Le linee sono nette e decise, le maniglie delle portiere cromate a scomparsa e il frontale segnato dalla nuova firma luminosa. I proiettori offrono il sistema DS MATRIX LED VISION che combina luci a matrice e direzionali. Ad esse si affiancano le luci diurne composte da due file di led per lato (150 led compongono l’intero sistema, 98 per le luci diurne) e le DS WINGS collegano i fari alla calandra. Le ruote sono molto grandi, da 720 mm con i cerchi che arrivano fino a 20” e al posteriore spiccano i fari a LED con effetto a scaglie.

Entrando si respira il flavour parigino del brand premium del gruppo Stellantis: materiali di alta qualità, lavorazioni artigianali e attenzione per i particolari. Tutto è pervaso da tecnologia e soluzioni innovative. Come quella scelta per l’aria condizionata. Il DS Air è un sistema di aereazione con le bocchette invisibili gestibili anche dal Quick Launch, dove ci sono i comandi rapidi. I sedili sono ampi e comodi, riscaldati, ventilati e, nelle versioni in pelle, hanno anche la funzione massaggio. Un vero piacere accomodarsi alla guida e trovare la giusta posizione per iniziare il viaggio.

Noi abbiamo provato la versione ibrida plug-in in un percorso prevalentemente extra urbano, dove abbiamo potuto apprezzare il comfort e il relax nella guida. Il cruscotto, digitale e con uno schermo da 7” sembra un po’ piccolo ma passa decisamente inosservato perchè a farla da padrone è l’Extended Head-up display che, grazie ad un effetto ottico, visualizza i dati a quattro metri di distanza dal parabrezza su una diagonale di 21 pollici, grande e con tutte le informazioni espresse chiaramente. Altri due i display presenti in auto, espressione del sistema di infotainment DS Iris System, con riconoscimento vocale e gestuale. C’è quello al centro della plancia, da 10” che restituisce una sensazione tattile molto piacevole e poi ce n’è un altro. E’ il DS Smart Touch, un display da 5” nel tunnel centrale che funziona a sfioramento, proprio come un trackpad, e permette di attivare i sei menù più utilizzati ma anche di scrivere gli indirizzi da inserire nel navigatore.

Molti i sistemi di assistenza alla guida da segmento premium e, nel corso del 2022, arriverà anche il DS Drive Assist 2.0 che consentirà il sorpasso semiautomatico e la regolazione della velocità in curva. Da segnalare anche il DS NIGHT VISION che, grazie a una telecamera a infrarossi, posizionata all’interno della calandra, rileva la presenza di pedoni e animali fino a 200 metri di distanza di notte e in condizioni di scarsa luminosità. Il conducente visualizza il pericolo sullo schermo digitale (e sotto forma di un avviso nel DS EXTENDED HEAD-UP DISPLAY) in modo da avere il tempo per reagire in sicurezza.

I 225 cavalli della E-Tense, uniti alla coppia di 360 Nm, rendono la guida di questo suv compatto briosa e vivace al punto giusto. Stabile e con una convincente tenuta di strada, la DS 4 ibrida plug-in segue bene la traiettoria con uno sterzo preciso e un cambio – che ha anche i paddle al volante – che segue in modo rapido. Ma dietro questa piacevolezza di guida c’è un altro segreto: il DS Active scan suspension che, su questo modello, è di serie. Si tratta di un sistema di sospensioni attive che, grazie a una videocamera collocata nella parte superiore del parabrezza, rileva e anticipa le irregolarità del fondo stradale e rende le sospensioni più o meno rigide a seconda delle condizioni della strada. Una volta provato non se ne può più fare a meno.

Decisamente silenziosa, molto di più della sorella a benzina che abbiamo provato lungo lo stesso percorso. Alla DS 4 PureTech da 130 Cv manca lo spunto del motore elettrico ma, per renderla più grintosa, basta spostare il selettore della modalità di guida su Sport. Per il resto è un’auto agile e più leggera che ha anche un bagagliaio di 430 litri, 40 in più rispetto alla ibrida. Quest’ultima ha anche la modalità e-save, per risparmiare un po’ di batteria e la possibilità di scegliere di guidare in “B”, per avere una frenata rigenerativa e il “one pedal feeling”. La DS 4 PureTech 130 nell’allestimento Business parte da 30.250 euro.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Ford Mustang Mach-E GT, la prova de Il Fatto.it – Il purosangue a elettroni che emoziona – FOTO

next
Articolo Successivo

Kia EV-6, la prova de Il Fatto.it – Il new deal elettrico coreano – FOTO

next